La Nuova Sardegna

Oristano Da un lato un dramma dal quale per molti sarà difficile riprendersi, dall'altro una luce di speranza che si è riaccesa per altre persone grazie alla scelta di donare gli organi. È la doppia faccia della medaglia di quanto accaduto a Capodanno, quando nel reparto di Rianimazione dell'ospedale San Francesco di Nuoro si è spenta la quarantenne oristanese Valentina Fanni. La donna era entrata in coma per un problema cardiovascolare nei giorni immediatamente successivi al Natale. Si era sentita male mentre si trovava nella sua casa di Putzu Idu, borgata nella marina di San Vero Milis, assieme al compagno che ha provato a rianimarla più volte, dopo aver capito la gravità della situazione. Non c'è però riuscito e solo l'arrivo dell'équipe del 118 ha permesso di strappare subito alla morte Valentina Fanni. Con l'elicottero dell'Areus, seppure in condizioni disperate, era stata quindi trasportata all'ospedale San Francesco di Nuoro dove si sperava di poterla salvare. Il ricovero in Rianimazione non è stato però foriero di buone notizie. L'attività cerebrale si è pian piano ridotta sino ad arrivare a non dare più possibilità di ripresa alla quarantenne. A quel punto è stato autorizzato l'espianto degli organi, cui ha proceduto l'équipe medica dello stesso ospedale barbaricino, intervento che ora consentirà ad altre persone di riavere una vita normale grazie al grande gesto di generosità di Valentina Fanni e dei suoi familiari - il padre Maurizio è stato a lungo responsabile in città di una nota azienda di distribuzione di gas proprio a Oristano -. La donna era in apparente buono stato di salute quando ha avvertito il malore che non le ha lasciato scampo, anche perché il soccorso non è stato agevole per via delle distanze che l'ambulanza ha dovuto percorrere. Il funerale si svolgerà domani pomeriggio, giovedì 2 gennaio, nella parrocchia del Sacro Cuore a Oristano.