Griglie troppo strette, i pescatori dello stagno di Cabras multati dalla guardia forestale
Il presidente del Nuovo Consorzio Pontis: «È un’ingiustizia». I motivi per cui è stata imposta la sanzione
Cabras «La Forestale è venuta a farci visita giovedì e ci ha inflitto una multa di
mille euro perché non abbiamo installato le griglie di cattura del pesce con una larghezza di tre centimetri, come imporrebbe la normativa vigente in Sardegna. Era uno dei punti di discussione di qualche giorno fa nell’incontro di Cagliari con la presidente della Regione Alessandra Todde». Il racconto amaro è di Giuliano Cossu, presidente del Nuovo Consorzio Cooperative Pontis, che riunisce circa centocinquanta famiglie. «Abbiamo mostrato agli agenti quanto è larga una griglia da tre centimetri, loro ne hanno preso atto ma hanno proceduto ad applicare la legge, spiegandoci che non possono fare altrimenti. Come pescatori ci sentiamo vessati. Non ne possiamo più – dichiara Cossu –, e parlo non solo a nome del Consorzio Pontis, ma di tutti i compendi ittici dell’Oristanese. Quello di Oristano è il comparto ittico più grande della Regione e tutti gli altri presidenti la pensano allo stesso modo». Prosegue Cossu: «Il dibattito sulla larghezza delle griglie di cattura è aperto dall’anno scorso. A livello nazionale le leggi sono diverse. La decisione di imporre i tre centimetri di larghezza è stata fatta dalla Regione con la ratio di consentire alle anguille il deflusso verso il mare. Ma noi pescatori non viviamo di sole anguille. Anzi, visto e considerato che la pesca all’anguilla chiude il 31 dicembre, nonostante abbiamo chiesto di spostare la data visto il cambiamento climatico, ci facciamo poco affidamento. Quest’anno avremo fatto al massimo un centinaio di bertovelli in tutto. Il problema è che oltre alle anguille tutto il novellame, ma anche le orate, le spigole, le sogliole, i muggini con la bottarga, passerebbero attraverso le maglie più larghe andando in mare, e noi rischieremo di perdere il lavoro di anni».Precisa il presidente del Nuovo Consorzio Pontis: «Chi conosce lo Stagno di Cabras sa che le anguille per raggiungere il mare possono anche avviarsi verso il Rio Tanui. La nostra proposta è che catturiamo le anguille, ce le pagano a prezzo di mercato e le ributtino in mare. La situazione va risolta». Il tema è stato discusso nell’incontro in Regione con la presidente Todde. «È stata gentile ad accoglierci in prima persona. Noi ci siamo mossi per scongiurare tutto ciò, sapevamo che sarebbero arrivati i controlli e le sanzioni dopo il 31 dicembre. Tutti i compendi oristanesi sono d’accordo nel ritenere questa multa un’ingiustizia. Come presidente non posso compromettere la sopravvivenza di 150 famiglie». Fra i grossi problemi ci sono anche i cormorani: «È diventato un problema europeo – spiega –. Dai monitoraggi fatti risulta che gli individui sono aumentati. In un giorno sono stati censiti cinquemila cormorani. L’abbattimento termina il 31 gennaio. Come facciamo da febbraio ad aprile?» Conclude allora Cossu: «La presidente Todde ci ha garantito un nuovo incontro entro il 15 gennaio per trovare soluzioni».