La Nuova Sardegna

Oristano

Il caso

Pro Loco pigliatutto, nuove critiche al Comune

di Michela Cuccu

	La sede della Pro loco
La sede della Pro loco

L’assegnazione dell’organizzazione di altri due eventi riaccende lo scontro sul ruolo delle associazioni in città

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Oristano Sarà ancora la Pro Loco a occuparsi dell’organizzazione e dell’allestimento di due importanti eventi in programma in città. Si tratta della Festa del riso e della campagna di informazione sui pericoli dell’amianto. Con due separate determinazioni, il Comune ha destinato all’associazione altrettanti contributi. Per la festa del riso la Pro Loco riceverà 6.800 euro; 15mila, invece, verranno erogati per la campagna Amianto zero. La Pro loco non opererà da sola. Per la Festa del riso, promossa dall’assessorato comunale all’Agricoltura, sarà affiancata dalla federazione provinciale della Coldiretti, mentre la campagna Zero amianto, promossa dall’assessorato comunale all’Ambiente, opererà con l’Associazione ex esposti amianto.

Il fatto non passa inosservato. Le due determine non sono sfuggite al consigliere di minoranza Francesco Federico: «È davvero singolare che il Comune non riesca a raccordarsi con le altre associazioni presenti in città, ma sempre e solo con la Pro Loco». Il rappresentante del gruppo Oristano democratica e possibile aveva già sollevato la stessa perplessità in occasione dell’affidamento per 43mila euro all’associazione che ha sede in via Menorca, dell’edizione 2024 del Settembre oristanese. Perplessità che all’epoca avevano provocato la dura replica del presidente della Pro Loco, Gianni Ledda, per nulla disposto a far passare l’idea che l’associazione turistica da lui guidata fosse stata scelta dal Comune «come soggetto privilegiato, a dispetto di tutte le associazioni che hanno fatto richiesta di patrocinio». Questa volta però, Francesco Federico non ha intenzione di entrare in rotta di collisione con la Pro Loco «che ha tutto il mio rispetto e alla quale tutti riconoscono il grande impegno», dice. Però è anche vero che alla Pro loco è andata la gestione del teatro Garau, l’organizzazione del Capodanno, adesso anche la Festa del riso e persino la campagna informativa del Comune sui rischi dell’amianto. Il problema – prosegue – non è la Pro loco, ma salta agli occhi di chiunque come questa amministrazione comunale non riesca a collaborare anche con le altre realtà cittadine».

Poi aggiunge: «Come ho già detto in occasione della presentazione della mozione del centro sinistra che proponeva l’istituzione del Tavolo di coordinamento degli eventi e spettacoli pubblici, Oristano ha un sottobosco culturale molto interessante, che necessita di supporto e attenzione da parte dell’amministrazione. Serve un nuovo approccio da parte dell’amministrazione verso le realtà culturali che permetta di spendere in maniera più efficace e razionale le risorse riconosciute, a titolo di compartecipazione per l’organizzazione, agli enti o organizzazioni promotori. Del resto, per due anni di seguito è saltata la rassegna del Cinema sotto le stelle perché la Pro loco ha presentato la proposta in ritardo. Anche questo è un motivo che fa ritenere che il Comune debba dialogare anche con altre realtà che operano in città».

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