La Nuova Sardegna

Oristano

La tragedia

Dramma nella notte, diciottenne muore per una meningite fulminante

di Enrico Carta
Dramma nella notte, diciottenne muore per una meningite fulminante

Tre giorni fa la prima febbre, poi le sue condizioni sono precipitate. Inutile il ricovero in Rianimazione

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Ghilarza La febbre arrivata due giorni prima sembra una cosa normale. Poi la situazione precipita, il ragazzo all’improvviso non reagisce, è inerme sul suo letto e a casa sua arriva l’ambulanza. C’è la corsa disperata in ospedale, il passaggio velocissimo al pronto soccorso e poi il ricovero in Rianimazione. È tutto inutile perché qualche decina di minuti più tardi il suo cuore smette di battere. All’inizio si era pensato a un caso di leucemia fulminante, poi il quadro clinico ha fatto supporre che invece si tratti di meningite fulminante, ma questo lo stabiliranno solo le analisi epidemiologiche. Poco cambia, perché quanto accaduto ha fatto piombare nel dramma una famiglia e con essa un’intera comunità che dalle prime ore di stamattina, sabato 8 marzo, piange il diciottenne Gabriele Pinna. Il giovane, studente del liceo scientifico Mariano IV di Oristano, godeva di ottima salute ed era un atleta di primo piano nel panorama del judo locale, tanto che appena pochi giorni fa si era qualificato per partecipare ai campionati italiani. Ha iniziato ad accusare i primi sintomi della malattia che non gli ha dato scampo attorno a giovedì scorso 6 marzo. Il termometro segnava qualche linea di febbre, ma nessuno pensa mai che possa essere qualcosa di serio di fronte a situazioni del genere. È marzo, tante persone sono a letto con l’influenza e un male di stagione passeggero, per quanto fastidioso, è sempre dietro l’angolo.

Stavolta però non è andata così. La febbre è continuata venerdì, ma anche sotto questo aspetto non c’erano segnali che potessero far presagire la tragedia incombente. Sabato c’è stata un po’ più di preoccupazione perché la temperatura è salita ulteriormente, poi la situazione è precipitata quando ormai era notte. I genitori Raffaele e Rosalba si sono accorti che il loro figlio non reagiva più ad alcuno stimolo, era come se fosse incosciente, e allora hanno chiesto l’intervento dell’ambulanza che pochi attimi più tardi era a casa loro. Gli operatori sono intervenuti immediatamente e quando Gabriele Pinna era ancora nel suo letto si è iniziato a capire che la situazione potesse essere gravissima. Da quel momento è stato tutto un rincorrersi di azioni per evitare il peggio. Quando attorno alle 2.30 del mattino il ragazzo è arrivato al pronto soccorso dell’ospedale San Martino di Oristano la situazione era irrecuperabile. I medici l’hanno immediatamente trasferito nel reparto di Rianimazione con la speranza di strapparlo alla morte, ma non ci sono riusciti. La meningite fulminante non gli ha dato scampo e non ha lasciato la possibilità di salvarlo a chi ha provato a curarlo.

La notizia è arrivata a Ghilarza sin dalle prime ore del mattino e poi nei vicini paesi di Abbasanta e Norbello. La tristezza ha travolto le comunità e le amministrazioni hanno immediatamente annullato le manifestazioni di carnevale in programma oggi stesso. Doveva essere una giornata di allegria con la sfilata di maschere e carri, si è trasformata in una nuova giornata di lutto che colpisce la comunità già fortemente scossa da quanto accaduto qualche mese fa quando era morto in un incidente in moto il sedicenne Riccardo Licheri, figlio del sindaco Stefano. È stato proprio quest’ultimo, stamattina, a dover prendere, senza tentennare, la decisione istantanea di annullare ogni evento. Non poteva essere un giorno di festa.

Intanto il servizio di Igiene pubblica dell’Asl ha avviato la profilassi per tutte le persone che sono state a stretto contatto col ragazzo per evitare che ci siano altri contagi e che la situazione diventi ulteriormente pericolosa. La certezza su cosa sia effettivamente accaduto ancora non c’è. È necessario attendere il responso delle analisi di laboratorio che arriveranno dal Santissima Trinità di Cagliari. In ogni caso, come sempre avviene in situazioni simili, si è intervenuti in maniera preventiva. La profilassi viene effettuata inizialmente sui familiari e sulle persone che sono state a stretto contatto col ragazzo negli ultimissimi giorni, tra queste c’è anche il personale sanitario.

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