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La promessa del sindaco: anche i dissidenti di Forza Italia al vertice

di Enrico Carta
La promessa del sindaco: anche i dissidenti di Forza Italia al vertice

Il primo cittadino cerca di risolvere la crisi infinita, ma ancora non ha prospettato una via d’uscita. La situazione alla vigilia del vertice di coalizione

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Oristano Aggiungi un posto a tavola che, forse, c’è un amico in più per provare risolvere la crisi. Bisogna poi vedere quale reazione susciterà l’arrivo del nuovo ospite con gli altri commensali che da quel tavolo potrebbero alzarsi col cibo sullo stomaco o addirittura rinunciare a rifocillarsi e lasciarlo prima ancora che le pietanze siano servite. Ad apparecchiare tutto dovrebbe essere – condizionale più che mai d’obbligo viste le peripezie di questi due anni e nove mesi di consiliatura – il sindaco Massimiliano Sanna che al vertice con le altre forze politiche pare abbia intenzione di invitare anche un rappresentante dei quattro dissidenti di Forza Italia. Solo che, come cantava Lorenzo de’ Medici detto il Magnifico, del doman non v’è certezza e sinora si è rimasti alle parole cui non sono seguiti gli scritti. Ai telefonini dei responsabili locali dei partiti di centro destra ancora non è arrivata la convocazione formale con l’orario e il luogo del vertice. Giovedì scorso, prima di andare in consiglio comunale, si erano ripromessi di vedersi per oggi o per domani, ma a questo punto è lecito pensare che l’appuntamento sia proprio domani. Sempre che, per l’appunto, la convocazione arrivi e il sindaco non abbia deciso altrimenti, per quanto non si veda che interesse potrebbe avere a non rispettare la promessa.

A proposito di promesse, il primo cittadino ne avrebbe fatto una proprio ai quattro dissidenti in quell’incontro di una decina di minuti che si è svolto a porte chiuse durante l’interruzione del consiglio comunale di giovedì. Secondo indiscrezioni, Angioi, Carta, Licheri e Tatti avrebbero proprio strappato a Massimiliano Sanna la promessa di essere a loro volta rappresentati al vertice, cosa che apre scenari inesplorati proprio quando sembrava di aver già visto tutto quello che era pensabile vedere. Ad esempio, potrebbero ritrovarsi davanti il segretario provinciale di Forza Italia Giovanni Mascia ovvero colui che li ha espulsi dal partito – defenestrazione ne che i quattro ritengono non valida, ma questo è un altro capitolo –. Che reazione avrebbe? E che reazione avrebbero i sardisti? O l’Udc o i Riformatori o Fratelli d’Italia o Oristano al Centro? Non è escluso che possano salutare prima ancora che tutto cominci. E allora si tornerebbe al punto di partenza in questo infinito gioco dell’oca dal quale Massimiliano Sanna spera che siano i partiti a togliergli le castagne dal fuoco, ma l’impressione è che sarà il sindaco a doversi scottare se vuole salvarsi prendendo atto che senza i quattro dissidenti, per mere questioni aritmetiche, non può andare avanti. Dovrà fare una mossa che lascerà qualcuno a terra, altrimenti sarà lui a dover scendere dalla diligenza per primo. E dovrà essere abilissimo e deciso perché i problemi potrebbero non esaurirsi qui. Immaginiamo, ad esempio, che Fratelli d’Italia decida che è arrivato il momento di avere un uomo e una donna in giunta e non più due donne.....

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