Ruspe e operai non si vedono: silenzio sui lavori al porticciolo
Mistero sul mancato via libera della Regione che aveva chiesto modifiche al progetto. L’incertezza rimane
Oristano Le previsioni per il porticciolo di Torregrande dicono calma piatta. Il Comune prova a movimentare un po’ la situazione di stallo e nei giorni scorsi è stato di nuovo presente coi suoi tecnici a un vertice in Regione per chiarire la situazione e provare a mollare gli ormeggi. La certezza è che, al momento, i lavori ancora non partono e non sembrano imminenti. Chiuso lo scorso 7 gennaio per lasciare spazio alla prima parte del cantiere, l’unico approdo della costa centro occidentale da Bosa sino al Sulcis vive ancora sospeso in un limbo che sembra non avere fine. La riprova la si ha nel fatto che le Marine Oristanesi, società di gestione del porticciolo, hanno compiuto un passo che la dice lunga: avevano infatti liberato alcune banchine dalle barche, proprio in vista dell’avvio dei lavori. Ora, di fronte alla mala parata e prevedendo che ruspe e operai non saranno lì a breve, ha stipulato 45 contratti stagionali. Scadranno alla fine dell’estate, ma intanto la società di gestione si è garantita un’entrata economica a cui era pronta a rinunciare nel caso in cui fossero partiti i lavori.
Secondo i piani del Comune, tutto sarebbe dovuto iniziare a febbraio, poi di settimana in settimana l’inizio è slittato e il semaforo verde non è mai scattato. Cosa esattamente stia succedendo non è chiarissimo. La certezza è che la Regione non ha mai dato il via libera avendo rimesso in discussione alcune parti del progetto che sarebbe stato portato all’attenzione dei tecnici dopo che l’appalto era già stato affidato. È quindi arrivata la sospensione perché sono stati avanzati dei rilievi su alcune scelte fatte da chi l’ha predisposto. Dal Comune poco trapela se non che le richieste di modifica sarebbero comunque minime e per lo più legate ad aspetti tecnici limitati che non metterebbero in discussione la totalità dell’intervento di riqualificazione. Tutto ciò dovrebbe però comportare delle variazioni rispetto alla direzione presa e quindi tempi più lunghi per rimettere il progetto nella giusta rotta seguendo le nuove indicazioni. Questo però ha una conseguenza inevitabile che è quella dei tempi che si allungano e infatti anche maggio è passato invano. La preoccupazione maggiore, ma in ciò il Comune avrebbe ricevuto rassicurazioni dalla stessa Regione, è che una rivisitazione del progetto e dei lavori da fare porterà quasi certamente a un incremento dei costi. È come dire che il finanziamento che l’amministrazione ha in cassa non sarà più sufficiente e quindi bisognerà stanziare ulteriori risorse e trovare nuove coperture.
Nel frattempo è in arrivo il primo vero week end dal sapore di estate e l’incertezza lascia alquanto sconcertato il presidente delle Marine Oristanesi, Gianni Salis: «Nonostante il nostro ruolo di gestori del porticciolo, al momento dal Comune non ci arriva alcuna comunicazione. Stiamo subendo un danno economico notevole e sinora abbiamo avuto molta pazienza, ma certamente non aiuta a mantenere buoni rapporti il fatto che l’amministrazione non abbia risposto al nostro sollecito di un incontro chiarificatore. Abbiamo necessità di avere notizie certe su che fine farà l’appalto, perché la nostra è una società che vive se lavora e che affronta delle spese che deve sostenere a prescindere da quel che fa il Comune. Siamo ben disposti perché troveremo una struttura rinnovata e funzionale, ma di fronte a un ritardo tale e all’assenza di comunicazioni, qualche dubbio sorge».