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Il caso

Il Comune rilancia sui campi boe dopo i “no” del ministero dell’Ambiente

di Paolo Camedda

	Campi boe a Mal di ventre (foto Francesco Pinna)
Campi boe a Mal di ventre (foto Francesco Pinna)

Il sindaco di Cabras: «Abbiamo già formulato una nuova proposta con l’Area marina protetta»

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Cabras Oggi, 3 giugno 2025, Comune e Area Marina Protetta dovrebbero formulare una nuova proposta da indirizzare al ministero dell’Ambiente in merito ai campi boe di stazionamento in Amp, che lo stesso ministero ha deciso in prima battuta di eliminare completamente, costringendo l’ente a variare il disciplinare. «Siamo in condizione di oggettiva criticità che occorre affrontare – ha affermato il sindaco, Andrea Abis –. Abbiamo avuto il parere negativo del ministero dell’Ambiente solo il 28 maggio. Prima c’era stata un’interlocuzione molto lunga, nella quale erano già stati palesati dei dubbi sui campi boe, ma noi credevamo di aver ben interpretato le cose e fatto una proposta in linea con quella degli altri anni».

Il ministero ha invece spiazzato tutti. «Evidentemente quest’anno le cose sono cambiate – dice Abis – e quindi abbiamo avuto tutti i campi boe di stazionamento, da non confondere con l’ormeggio di Mare Morto, attualmente inutilizzabili. Perché le persone non incappino nelle sanzioni che comunque la capitaneria di porto potrebbe contestare, occorre che le boe non vengano utilizzate. Avevamo una disciplina che dava molto ordine e di recente per i diportisti era stata anche introdotta la possibilità di pagare anche tramite app. Avevamo migliorato la situazione anche con manutenzioni costose a carico dell’Amp. E la gente stava apprezzando».

Sindaco e Amp però non si arrendono e auspicano una soluzione positiva e rapida della controversia: «Stiamo preparando una proposta che prevederà quasi certamente una diminuzione del numero delle boe per venire incontro alla posizione categorica del ministero – ha spiegato il sindaco –. A mio modo di vedere infatti il divieto assoluto di stazionamento non migliorerà le cose ma avremmo un problema in più rispetto a prima». Conclude Abis: «Ho chiesto al direttore Marras di redigere una controproposta che presenteremo il prima possibile. Viste le tempistiche lunghe di Roma, abbiamo una certa fretta – ammette Abis –. Occorrerebbe una modalità di risposta più celere. Confidiamo nel buon senso del ministero rispetto ad una situazione che siamo convinti creerà problemi, e auspichiamo che accolga una proposta che non preveda la sparizione di tutte le boe. Altrimenti occorrerà poi che qualcuno si assuma la responsabilità generale di quello che potrà succedere».

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