La Nuova Sardegna

Oristano

Mare e ambiente

Campi boe proibiti, la prefettura si schiera con il Comune

di Paolo Camedda
Campi boe proibiti, la prefettura si schiera con il Comune

Il caso degli ormeggi negati dal ministero nell’Area Marina Protetta

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Cabras Continua a tener banco il divieto ai campi boe di stazionamento nell’Area marina protetta Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre, espresso dal ministero dell’Ambiente nella risposta consegnata all’Amp solo il 28 maggio. La decisione inaspettata ha costretto il Comune di Cabras a introdurre una variazione nel disciplinare 2025 e rischia, come hanno spiegato il direttore dell’Amp, Massimo Marras e il sindaco di Cabras, Andrea Abis, di causare problemi alla sicurezza in mare e agli ecosistemi ambientali. Per questo sulla questione è stata convocata una riunione in prefettura, a Oristano, alla quale hanno partecipato tutte le autorità coinvolte. Nel vertice è emerso che nell’Area marina del Sinis sono presenti circa 68 boe, che vengono utilizzate sia dai diportisti locali, che provengono da Torregrande e da altri porti, sia dai turisti stranieri, attratti dalla bellezza delle coste. La prefettura di Oristano, rappresentata dal prefetto Salvatore Angieri, si è schierata dalla parte del sindaco e dell’Area marina. «La tutela dell’ecosistema marino e la sicurezza della navigazione – ha affermato sulla questione Salvatore Angieri – restano priorità fondamentali per il nostro territorio».

Come previsto il sindaco di Cabras si è impegnato a inviare al ministero dell’Ambiente una nuova proposta che preveda una riduzione del numero totale di boe, ma consenta lo stazionamento. Il sindaco di Cabras, inoltre, chiederà un’autorizzazione in deroga al Codice della nautica da diporto, per consentire provvisoriamente lo stazionamento delle imbarcazioni, in attesa delle nuove disposizioni del ministero, che si auspicano di minor rigidità, e del futuro adeguamento ad esse. «Tale richiesta di autorizzazione in deroga sarà supportata dalla prefettura – conferma il rappresentante del Governo sul territorio –, tenendo conto dei tempi ristretti dovuti all’approssimarsi della stagione estiva e della necessità di preservare l’ecosistema marino da eventuali comportamenti illeciti da parte dei diportisti».

Intanto il sindaco di Cabras ha voluto replicare al consigliere di minoranza Antonello Manca in merito all’interrogazione da lui presentata sull’accessibilità nelle spiagge del Sinis per i disabili e fornire alcuni chiarimenti. «L’intervento di installazione dell’infrastruttura di accessibilità è ancora in corso – spiega il sindaco –, è iniziato soltanto venerdì 30 maggio con l’inserimento di tutte le passerelle. Le condizioni del mare erano pesanti, così si è dovuto rallentare e l’ultimo pezzo di struttura non è stato inserito». L’infrastruttura che permette l’accesso ai disabili si compone di varie parti: «Abbiamo la zona di accesso, la passerella, una piattaforma di scambio, dove si mettono anche gli ombrelloni, e poi una passerella di entrata in acqua. Per ora sono state inserite le passerelle e in questi giorni procederemo con i punti di ancoraggio degli ombrelloni e le corde con i paletti di delimitazione. Poi andranno messi i cartelli e spostata la sabbia che si accumula fra la strada e la passerella, oggetto dell’interrogazione. Nei prossimi giorni, infine, installeremo anche i bagni. Quest’anno siamo in anticipo rispetto al passato».

Le passerelle per i disabili saranno due, una a San Giovanni di Sinis e una a Mari Ermi: «Ci sarà bisogno di un gestore – spiega Abis –. A San Giovanni avremo la cooperativa Penisola del Sinis, che in virtù di un accordo fra Comune e Fondazione, gestirà i locali sulla piazza centrale. A Mari Ermi invece ci saranno i fratelli Manca, con SeaNext, che gestiranno l’infrastruttura in maniera del tutto gratuita». Diversi gli oneri a carico dei gestori: «Ogni mattina porteranno gli ombrelloni e li installeranno – spiega Abis –, poi porteranno la sedia Job. In caso di mareggiata dovranno ritirare la passerella di accesso al mare. Per i disabili ci saranno naturalmente bagni e parcheggi dedicati».

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