Trovati lavoratori in nero, chiuso un cantiere edile
Multa per il titolare dell’azienda: riscontrate anche irregolarità sulla sicurezza
Oristano Due lavoratori impiegati in nero e gravi violazioni sulla sicurezza: è quanto è stato riscontrato da un’ispezione condotta ieri, giovedì 12 giugno, in un cantiere edile nella provincia di Oristano. L’intervento, effettuato dagli ispettori del lavoro e tecnici dell’Ispettorato d’area metropolitana di Cagliari-Oristano, ha portato all’immediata sospensione dell’attività imprenditoriale (non sono state fornite indicazioni sulla ditta né sul luogo in cui è avvenuta l’ispezione, ndr). Le uniche due persone trovate all’interno, intente a svolgere attività lavorativa, sono risultate prive di qualsiasi comunicazione preventiva di instaurazione del rapporto di lavoro. Questa è un’irregolarità che viola palesemente le leggi e priva i lavoratori di diritti e tutele fondamentali. Non solo lavoro irregolare: è emerso anche che la ditta individuale titolare del cantiere non aveva predisposto il Piano operativo di sicurezza. Questo documento è obbligatorio per legge e rappresenta uno strumento cruciale per la tutela della salute e la sicurezza dei lavoratori, indicando le misure preventive da adottare per ogni operazione. La sua assenza configura una grave mancanza nella gestione della sicurezza. A fronte delle violazioni accertate, l’attività del cantiere è stata sospesa immediatamente, come previsto dalla normativa sul lavoro irregolare e la sicurezza. Alla ditta sono state comminate sanzioni amministrative per un totale di 5mila e 500euro: 2 mila500 euro per l'impiego dei lavoratori in nero e 3mila euro per la mancata redazione del Piano operativo di sicurezza.(michela cuccu)