Ghilarza, scontro in consiglio comunale sulla Tari
La maggioranza si spacca sul regolamento varato dall’Unione dei Comuni del Guilcier
Ghilarza La maggioranza si spacca sul regolamento unico della Tari varato dall’Unione del Guilcier. Le modifiche all’articolo 19 portate in aula di consiglio dopo i correttivi introdotti dall’assemblea dei sindaci in parziale accoglimento delle istanze proprio del Comune di Ghilarza e la mancata esenzione sollecitata a beneficio degli studenti fuori sede hanno innescato le proteste di alcuni esponenti del gruppo di governo locale e della minoranza, che ha comunque espresso parere favorevole nell’intento di scongiurare l’aggravio di costi per i titolari delle utenze non ser
vite dalla raccolta differenziata dei rifiuti.La proposta approdata in aula prevede una riduzione del 90% al posto dell’esenzione totale richiesta dal sindaco all’Unione dei Comuni e in luogo del precedente 60% di sconto sulla tariffa a carico delle utenze escluse dal servizio di nettezza urbana. Il consigliere Giuseppe Fadda ha espresso un giudizio impietoso sulla gestione dell’intera faccenda, contestando anche la bocciatura della proposta di redigere dei regolamenti Tari modulati sulle specificità dei singoli Comuni: «È ingiusto far pagare alle famiglie degli studenti due volte la stessa tassa ed è assurdo imporre un tributo a chi non usufruisce del servizio», ha dichiarato chiedendo di rinviare il punto per rivendicare l’azzeramento della tariffa in sede di Unione. Il consigliere ha poi scelto la via dell’astensione per evitare che fosse applicata la vecchia aliquota del 40%.Lo stesso ha fatto l’assessora Paola Flore.
Il sindaco Stefano Licheri ha negato il rinvio: «Non approvare il regolamento comporterà tornare alla tariffa del 40% e non mi assumerò questa responsabilità nei confronti dei contribuenti. Inoltre, rispetto la democrazia e quindi la decisione presa a maggioranza dall’assemblea». La revisione del regolamento Tari è stata duramente contestata anche dal delegato allo Sport Sebastiano Caddeo, deluso per le mancate agevolazioni agli studenti fuori sede: «Trovo ragionevole la riduzione per i novenari, ma mi disturba il fatto di far pagare la tassa agli universitari che vivono lontano da casa per almeno trecento giorni l’anno». Identica posizione ha assunto Renato Giovanetti.
La proposta è quindi passata solo grazie ai voti dell’opposizione e al parere favorevole di cinque amministratori di maggioranza. «Seppure titubanti votiamo a favore», ha premesso la capogruppo Eugenia Usai chiarendo di farlo «esclusivamente per evitare che venga applicata la tariffa del 40% nei novenari. Ma chiediamo al sindaco di farsi portavoce dell’istanza per gli studenti». Il primo cittadino ha assicurato che rinnoverà la richiesta all’Unione. Le frizioni tra il consigliere Fadda e Licheri sono riprese sul cantiere Lavoras, nel 2024 gestito dall’ex delegato al Decoro urbano e quest’anno dal sindaco. Fadda ha rilevato un sensibile ritardo nell’avvio della pulizia rimproverando a giunta e uffici di aver disatteso gli indirizzi da lui dati perché nel 2025 fossero anticipati i tempi.