Via Kolbe ancora al buio dopo gli attentati, i residenti: «Non siamo al sicuro»
Il sindaco di Cabras: «Situazione contorta, facciamo un impianto provvisorio»
Cabras Un guasto dell’impianto elettrico lascia da circa due mesi i residenti di via Kolbe, nel quartiere Donna Annetta, tutte le sere al buio. I cittadini, anche in considerazione dell’attentato incendiario che si è verificato a fine maggio e sul quale stanno indagando i carabinieri della stazione di Cabras, adesso chiedono aiuto manifestando le loro paure: «Questa situazione – hanno scritto in una nota – ha creato una spiacevole sensazione di insicurezza che perdura a causa del fatto che, ancora su tutta via Kolbe manchi l’illuminazione notturna». La questione è stata portata dal consigliere di minoranza Antonello Manca all’attenzione dell’amministrazione civica con un’interrogazione, alla quale ha risposto personalmente il sindaco Andrea Abis. «La questione – ha spiegato il primo cittadino – è stata sottoposta più volte all’ufficio tecnico. Si tratta di una situazione abbastanza contorta. C’è in primo luogo un passaggio di incarico da una ditta ad un’altra, che ha causato lungaggini burocratiche per avere a disposizione la ditta stessa, con perdita di almeno una settimana».
E ancora: «Se si parla invece della combinazione con l’evento delittuoso, questa situazione è sotto indagine della Procura. È stata rilevata una manipolazione delle cassette e il tutto è stato portato all’attenzione dei carabinieri che hanno anche interrogato i manutentori e gli operai. Associare le due cose è molto difficile, perché il paradigma potrebbe essere opposto: chi ha commesso il reato potrebbe aver manipolato l’impianto elettrico. Così come non trova realizzazione l’aggiustamento dell’impianto. Il guasto è stato cercato più volte, ma i numerosi sopralluoghi fatti fanno pensare a un problema di difficile soluzione, collegato ai lavori di Abbanoa o a quelli per l’installazione della fibra ad alta velocità, che hanno richiesto scavi che potrebbero aver stretto o grattato un cavo».
«Con un impianto normale si sarebbe aggiustato tutto – afferma ancora Abis –, ma l’impianto in questione è vecchio e non adeguato, visto che non ci sono i pozzetti. I cavi sono tutti interrati e non sfilabili. Ora l’ufficio tecnico sta attendendo un preventivo spese per la realizzazione di un intervento di manutenzione straordinario, che potrebbe avere come conseguenze il rifacimento dell’intera linea. Intanto procediamo con la sistemazione di un impianto luce provvisorio che metta al sicuro la viabilità della zona e soprattutto i cittadini che ci abitano».
A San Giovanni di Sinis, invece, in virtù della collaborazione fra E-Distribuzione e l’amministrazione, rappresentata dal sindaco Abis e dagli assessori Enrico Giordano e Carlo Carta, è stato avviato un progetto di ammodernamento e potenziamento della rete elettrica. Quest’ultimo prevede di realizzare una nuova cabina elettrica Mt/Bt e 100 metri di una nuova linea sotterranea in media tensione, esercita alla tensione di 15mila volt e la contestuale rimozione di 5 pali e un posto di trasformazione su palo di una linea aerea. Si tratta di un intervento di innovazione tecnologica: le linee di bassa tensione a 400 volt saranno telecontrollate da remoto dal centro operativo rete di E-Distribuzione di Cagliari e le linee saranno interrate, rendendo la rete ancora più resiliente e meno soggetta all’azione dei fenomeni ambientali legati agli agenti salini e all’esposizione ai venti di maestrale tipici dell’area marina occidentale della Sardegna.