I lavori al porticciolo ancora non partono, è scontro tra società e Comune
Ultimatum all’amministrazione: «Subito l’incontro richiesto o chiediamo i danni»
Oristano L’evangelico: «Bussate e vi sarà aperto» non sembra valere per il Comune. Così si passa al più laico: «La prima si perdona, la seconda si ragiona, la terza si bastona», magari andando in tribunale a chiedere i danni. Somiglia tanto a un elegante ultimatum l’avviso che le Marine Oristanesi hanno inviato all’amministrazione. La firma è quella del presidente Gianni Salis e stavolta sembra proprio che il distributore della pazienza, ormai saturo, non accetti più monete. Nei giorni scorsi, stanca di un attesa che dura da anni e di un silenzio tombale che va avanti da mesi, la società che gestisce il porticciolo turistico di Torregrande ha scritto nuovamente al Comune, individuando nel sindaco il proprio referente diretto.
È a Massimiliano Sanna che si sta chiedendo un incontro. Non è una novità perché già il 14 aprile le Marine Oristanesi avevano fatto lo stesso passo. Oggi come allora chiedono di avere un faccia a faccia con la massima autorità comunale sui lavori di riqualificazione che non cominciano e che stanno tenendo in ostaggio la struttura che sta lavorando in maniera parziale. L’ambasciata anche stavolta viene recapitata alla Capitaneria di porto e alla Direzione generale degli Enti locali della Regione, le quali hanno già dato per la seconda volta il loro assenso all’incontro. Chi invece tace è il Comune, nonostante dovrebbe essere anche il più interessato tra i tre a chiarire la situazione. Dopo la correzione del progetto che era stata richiesta dalla Regione e che aveva visto gli uffici di piazza Eleonora correre ai ripari per fornire una versione aggiornata dei lavori che saranno portati avanti, l’unico dubbio rimaneva quello del momento del via. Il semaforo verde però non arriva né si sa se il Comune abbia deciso di rinviare tutto a fine estate per evitare disagi ai diportisti o se ci siano altri problemi che ostacolano la partenza.
Più che il ripercorrere varie tappe di questa storia, ciò che maggiormente balza all’occhio leggendo la lettera del presidente delle Marine Oristanesi è la chiosa: «Spiace dovere prendere atto che l’amministrazione comunale a oggi non ha dato alcun seguito né alla nostra richiesta né a quanto comunicato a mezzo stampa. La società Marine Oristanesi, come noto e ampiamente documentato, ha subito notevoli danni e pregiudizio dal mancato avvio dei lavori, sebbene programmati e formalmente ufficializzati, con la significativa limitazione della propria attività da svolgere nelle aree in concessione. L’assenza di certezze e di credibili prospettive, almeno a breve termine, rischia di continuare a creare ulteriori danni che la società Marine Oristanesi non è più disposta a tollerare». Non ci vuole un interprete per capire che la pazienza è finita e che la prossima non sarà una lettera amichevole, ma una richiesta di risarcimento.