330mila euro di Imu persi, «Errore inammissibile, soldi che mancheranno ai cittadini»
Il mancato incasso del Comune solleva molti dubbi sull’operato dell’amministrazione
Oristano Il consiglio comunale ha acceso il dibattito sulla vicenda e il clamoroso errore che ha fatto perdere il grosso introito al Comune ha avuto il magico potere di far convergere su posizioni molto simili maggioranza e opposizione. Oltre all’intervento del presidente della commissione Urbanistica, Fulvio Deriu, e del titolare della società che gestisce l’area, Ernesto Pia, il dibattito fa registrare quello di Francesco Federico (Oristano democratica e possibile) il quale rimarca che la somma «è, per esempio, superiore alla prima annualità del piano di interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Sono soldi tolti ai contribuenti, cifre notevoli di cui la collettività non può usufruire che la città perde non potendo garantire servizi ai propri cittadini. È necessario valutare le responsabilità non del singolo dipendente, ma dei dirigenti che organizzano e coordinano gli uffici. Su situazioni così importanti serve la massima attenzione e non è ammissibile un tale errore».
Sergio Locci (Aristanis) rilancia sulla necessità di «avere un ufficio legale più strutturato di quello attuale che oggi è formato da un’unica persona. Siamo un capoluogo di provincia e c’è la necessità di una costante e ampia valutazione degli atti. L’amministrazione si deve attrezzare perché un funzionario non può occuparsi di troppi aspetti e soprattutto non è specializzato in materie legali come lo è chi di quegli argomenti si occupa per professione. Al di là di questo aspetto, è necessario ora fare un’attenta valutazione sulla procedura seguita, l’amministrazione non può permettersi errori di questo tipo». Non si discosta di troppo dalle parole dei colleghi il consigliere Giuliano Uras (Oristano al centro): «L’approvazione del debito di bilancio di circa 9.000 euro è di per sé stesso un segnale chiaro che qualcosa nella quotidiana attività amministrativa non funziona in maniera corretta. Troppo spesso e quasi sempre perdiamo cause per cattiva conoscenza nelle norme di notifica o nell’applicazione di norme del codice della strada ma l’ultima vicenda ci ha lasciati tutti sconvolti. È mai possibile che il recupero di ben tre annualità di IMU sia stata presa con tale leggerezza? Tanto più che ripetutamente si è sbagliato la notifica o come ho capito il soggetto esatto a cui notificarla. Ho chiesto che la relazione letta in aula fosse posta agli atti per poterne prendere visione e approfondire la conoscenza dei fatti non solo nell’intento di trovare chi ha la vera responsabilità dell’accaduto, ma anche per correggere alla radice le falle del sistema perché non si verifichi più una situazione così grave».