Vandali oltraggiano il cimitero con scritte no vax sui muri
Oristano, sdegno e condanna del sindaco Sanna: «Un gesto che offende non solo i nostri defunti ma l’intera comunità»
Oristano Lo sfregio fatto a spray rosso brillante, che sul muro bianco del camposanto sembra ancora più uno squarcio sul dolore di chi ha perso i propri cari: "Credevano nella scienza e nei vaccini, non si sono accorti che è fatta da assassini". Un atto di vandalismo che va oltre l’imbrattamento della proprietà pubblica, compiuto nella notte ai danni del cimitero di San Pietro, ma che apre un vero e proprio vulnus nella comunità.
Stamattina, 27 agosto, si è svegliata così Oristano, con il suo cimitero oltraggiato, scoperto alle prime luci dell'alba dagli operatori del verde e da chi si recava nel vicino ospedale San Martino. Subito è arrivata la ferma condanna del sindaco Massimiliano Sanna: «Si tratta di un gesto vile e inqualificabile, è stato profanato un luogo sacro a ogni cittadino – ha dichiarato –. Siamo di fronte a un gesto che offende non solo il simbolo della memoria e del rispetto verso i nostri defunti, ma anche l’intera comunità cittadina. Nessuna esasperazione o disagio può giustificare simili comportamenti, che minano il senso civico e ledono il patrimonio comune».
Ora la prima occupazione sarà ripulire i muri di cinta dalle scritte no vax, volgari e offensive. il primo cittadino ha assicurato che l’amministrazione provvederà immediatamente a ripristinare il decoro dell’area. «Il rispetto dei luoghi pubblici e dei valori condivisi – ha concluso il sindaco Sanna – è un dovere di tutti. Di fronte a questi episodi occorre unire le forze, istituzioni e cittadini insieme, per riaffermare i principi di civiltà e convivenza che sono alla base della nostra comunità».
Allo stesso tempo, è caccia alle mani responsabili di tale viltà: è già stata richiesta la massima attenzione alle Forze dell’Ordine affinché siano individuati i responsabili e perseguiti con rigore. Sulla vicenda è intervenuta anche l’assessora ai Cimiteri e vice sindaca, Maria Bonaria Zedda: «Il dolore e l’indignazione per quanto accaduto sono profondi. Il cimitero è un luogo sacro per eccellenza, custode della memoria e della storia di intere generazioni. Colpirlo con atti così ignobili significa ferire la sensibilità di tutte le famiglie della nostra città. Lavoreremo da subito per restituire dignità al sito e continueremo a vigilare perché simili episodi non si ripetano».