La Nuova Sardegna

Oristano

L’indagine

Trovata col bottino di alcuni furti di gioielli, denunciata per ricettazione

di Enrico Carta
Trovata col bottino di alcuni furti di gioielli, denunciata per ricettazione

Pompu, smascherata dai carabinieri una donna che per sfuggire alle ricerche aveva lasciato la Sardegna

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Pompu Il ladro, anzi la ladra, stavolta non la passa liscia e finisce con una bella denuncia sul groppone. Dopo mesi di accurate indagini, i carabinieri della Compagnia di Mogoro hanno individuato la possibile autrice di un colpo messo a segno a Pompu nel dicembre 2024. Non le viene contestato il furto, ma, poiché con sé aveva la refurtiva, si trova a dover fare i conti con il reato di ricettazione. È stato il primo passo di un’indagine che destinata ad allargarsi e a uscire dai confini della Sardegna arrivando sino all’Emilia Romagna. In tutto ciò, le buone notizie sono due, perché questa mattina, martedì 16 settembre, i carabinieri della Compagnia di Mogoro hanno restituito ai proprietari diversi gioielli che, negli ultimi due anni, erano stati sottratti all’interno di alcune case.

Non c’è infatti solo l’episodio di Pompu nell’ampio fascicolo d’indagine coordinata dalla procura di Oristano, sebbene tutto fosse cominciato proprio lì dopo il furto di gioielli in oro. In quell’occasione i militari della stazione di Morgongiori erano riusciti a intercettare parte della refurtiva dopo che la stessa era stata ceduta a uno dei negozi della zona che acquista e rivende oro usato o altri oggetti preziosi. Fu il primo passo per mettere in campo gli accertamenti per risalire alla persona che aveva portato i monili nella rivendita così da ottenere in cambio una somma in denaro: è una cittadina straniera residente in provincia di Oristano che, per sottrarsi alle indagini, si era resa irreperibile. Gli uomini dell’Arma si sono quindi messi sulle sue tracce e infine l’hanno trovata estendendo le ricerche al di fuori della Sardegna grazie alla collaborazione con i colleghi di Copparo, in provincia di Ferrara. Inevitabile è scattata la perquisizione e come d’incanto è comparsa una parte dei gioielli rubati a Pompu e non ancora rivenduti al compro oro.

Non solo, tra le cose detenute dalla sospettata c’erano altri gioielli dei quali non riusciva giustificare la detenzione: aveva con sé in tutto 41 monili d’oro che pesavano quasi 200 grammi. Ovviamente i carabinieri non si sono fermati e hanno proseguito con ulteriori scambi informativi con le articolazioni territoriali dell’Arma e svolgendo approfondimenti tramite la banca dati in uso alle forze di polizia per esaminare altri casi di furti commessi con analogo modus operandi nel periodo in cui la donna si trovava ancora nell’isola. Questa mossa ha consentito di individuare altri nove colpi che che potrebbero avere la stessa mano. Sono stati compiuti negli ultimi due anni, soprattutto durante l’ultimo periodo natalizio a Oristano, Pompu, Terralba, San Nicolò d’Arcidano e Marrubiu per quanto riguarda la provincia di Oristano, ma ci sono state incursioni anche a Gonnosfanadiga, San Vito, Ferrara e Comacchio.

Mentre l’aspetto penale procede separatamente, i carabinieri della Compagnia di Mogoro, che hanno dato esecuzione a un decreto di dissequestro e restituzione emesso dalla procura della Repubblica di Oristano, hanno restituito i gioielli recuperati. Sono ancora in corso ulteriori indagini delle articolazioni dei comandi provinciali di Oristano e Ferrara che puntano ad accertare altri episodi delittuosi nelle due provincie, in particolare in quella Emiliana dove la donna stava abitando nell’ultimo periodo.

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