Chiesetta di San Giovanni di Sinis: 150mila euro per il restauro
Parte il progetto coordinato condiviso tra Comune, Curia e Fondazione Mont ‘e Prama
Cabras Attesi da tempo, sono partiti a San Giovanni di Sinis i lavori di restauro dell’antica chiesa paleocristiana, finanziati dall’Unione dei Comuni del Sinis. «Cabras ha ceduto una quota importante del suo budget per la realizzazione dei restauri delle chiese di San Pietro a Solanas, di Santa Maria e ora finalmente, dopo una serie di difficoltà burocratico-autorizzative molto grandi – ricorda il sindaco di Cabras, Andrea Abis – sono partiti i lavori anche a San Giovanni, che attendeva di recuperare una situazione di abbandono e degrado del monumento. Con questi lavori pensiamo di risolvere i problemi più gravi che affliggono questo monumento meraviglioso».
E prosegue: «Il costo complessivo dell’intervento è di 150mila euro e i lavori sono cofinanziati dalla curia». Ma in cosa consisteranno? «Sarà eliminato l’attuale rivestimento cementizio e di malte e sarà sostituito con una nuova composizione di malte, in modo da eliminare tutte le fessurazioni da cui si verificano le infiltrazioni d’acqua che generano i fenomeni di umidità e proliferazione delle muffe verdi all’interno della chiesa. Inoltre elimineremo tutta una serie di piante e altre specie vegetali che si sono insediate e con le loro radici determinano gravi lesioni alla chiesa».
Al termine dell’opera la basilica riacquisterà il suo antico splendore. «I tempi di realizzazione sono di alcuni mesi – precisa il sindaco –, dipenderà anche dalle condizioni meteo ma i lavori saranno chiusi entro la prossima primavera. Siamo orgogliosi di poter dare il nostro contributo per salvare questo gioiello storico e architettonico. Si tratta di un intervento di salvaguardia di una delle chiese fra le più antiche della Sardegna».
Il restauro della chiesa non è però un’opera isolata, ma rientra in un piano interventi che interesseranno la borgata di San Giovanni di Sinis e vedranno impegnati più soggetti. «Sono previsti tutta una serie di lavori – conferma il presidente della fondazione Mont’e Prama, Anthony Muroni –. Una parte relativa agli interni della chiesa, a carico della Soprintendenza, mentre la Fondazione ha un finanziamento da 300mila euro per gli esterni». Prosegue Muroni: «Tutto avverrà di concerto con l’amministrazione comunale, anche perché abbiamo intenzione di farlo diventare un intervento coordinato con quello del Pnrr sull’accessibilità, con un altro che riguarderà i parcheggi e uno che migliorerà ulteriormente il Centro servizi di San Giovanni, che stiamo già gestendo».
Sottolinea Abis: «Il monumento oggi è svilito da una serie di situazioni esterne non accettabili, come il parcheggio selvaggio di auto e camper. Per questo l’abbiamo inserito nei programmi della Fondazione e faremo qualcosa di simile a quanto fatto per San Salvatore. C’è bisogno di una fascia di rispetto paesaggistico che metta al centro il monumento». Il presidente della Fondazione Mont’e Prama non ha dubbi: «Si tratta di lavori che entro un paio d’anni cambieranno il volto di San Giovanni di Sinis. Quando tutti e tre i cantieri partiranno la chiesa assumerà un aspetto completamente rinnovato».
