Ha appiccato 5 incendi in monopattino, arrestato un piromane seriale: «La macchina investigativa funziona» – VIDEO
Oltre 50 gli indagati nel territorio, il bilancio del comandante del Corpo Forestale Gianluca Cocco: «Per il futuro, previste assunzioni e 12 elicotteri in più»
Oristano Ci ha provato cinque volte a incenerire la pineta di Corru s’ittiri, tra Terralba e Arborea, un trentenne originario di Terralba già noto alle forze dell’ordine per reati vari, ma gli è andata male. L’attività di sorveglianza messa in campo dal Corpo Forestale di vigilanza ambientale, con l’ausilio di fototrappole, attività di monitoraggio del territorio, l’impiego dei droni e la sinergia tra i reparti territoriali e i nuclei investigativi speciali, ha consentito l’individuazione dell’incendiario seriale, che, data la sua pericolosità è stato assicurato alla giustizia.
A pochi giorni dalla chiusura della campagna antincendi, prevista per il 31 di ottobre, il comandante regionale Gianluca Cocco con il direttore territoriale di Oristano, Michele Chessa, hanno tracciato un primo bilancio dell’attività svolta fino al 7 di ottobre. «La macchina antincendio e quella investigativa ha funzionato bene – ha detto Gianluca Cocco – il Corpo forestale in Sardegna ha fatto partire quest’anno una pianificazione con qualche mese di anticipo rispetto agli anni precedenti, e anche il prossimo piano antincendi terrà conto di una serie di criticità emerse questa estate.
Gli elicotteri per il 2026 saranno 12, quindi la formazione è confermata; per il personale, dovremmo aspettare l’espletamento di un concorso, che spero porti diversi contingenti nei prossimi anni. Ma non credo che per il 2026 si riuscirà a completare le assunzioni, invece vedrà le nuove assunzioni a partire dal 2027».
Nella stagione antincendi che si sta concludendo, la forestale ha indagato 31 persone per incendio doloso, 21 per incendio colposo ed effettuato 13 perquisizioni elevando cinque misure cautelari, tre delle quali rilevate in flagranza di reato. I roghi che hanno interessato l’isola sono stati poco oltre 2560.
Nella provincia di Oristano, tra il 30 settembre e il 7 ottobre, i roghi sono stati 24, che sommati ai 201 sviluppatisi dopo il primo giugno, data di inizio della campagna antincendi, ha portato il totale a 225 roghi. Il numero rilevante di fuochi accesi dopo il 30 settembre, ha spiegato Michele Chessa, sono dovuti per lo più ad imprudenza da parte di chi intendeva abbruciare senza tenere nella debita attenzione le temperature ancora elevate e i terreni asciutti. Tuttavia, se si prende in esame il decennio 2014/2024, i dati emersi dicono che la superficie boschiva percorsa dal fuoco è diminuita di circa 90 per cento. Quello meno colpito è il territorio di Marrubiu con circa 65 ettari bruciati. Per la prossima stagione, ha concluso il comandante Cocco, «le forze messe in campo saranno confermate, compresi gli elicotteri e i superpuma».