La Nuova Sardegna

Oristano

L’operazione dei carabinieri

Armato e a volto coperto: identificato il presunto autore della rapina all’ufficio postale

di Enrico Carta

	I carabinieri davanti all'ufficio postale di Ula Tirso rapinato
I carabinieri davanti all'ufficio postale di Ula Tirso rapinato

Il colpo a Ula Tirso nel giugno 2024: l’autore del colpo si era fatto consegnare 10 mila euro dopo aver minacciato la dipendente con la pistola

2 MINUTI DI LETTURA





Oristano È scattata all’alba di oggi, 24 ottobre, l’operazione dei carabinieri del Comando Provinciale di Oristano e della Compagnia di Ghilarza, che ha portato all’esecuzione di un’ordinanza di obbligo di dimora nei confronti di un uomo già noto alle forze dell’ordine e sottoposto alla sorveglianza speciale.

L’indagato è accusato di rapina aggravata con arma da fuoco e porto illegale di arma in luogo pubblico. Il provvedimento, emesso dal Gip del tribunale di Oristano su richiesta della Procura, è il risultato di un’indagine avviata dopo il colpo messo a segno il 5 giugno 2024 all’ufficio postale di Ula Tirso, dove un uomo con il volto coperto aveva minacciato con una pistola l’unica dipendente presente, facendosi consegnare circa 10.000 euro in contanti e sottraendole il cellulare prima di fuggire.

Gli investigatori hanno ricostruito l’episodio grazie a una minuziosa analisi delle immagini di videosorveglianza, incrociate con quelle relative a una rapina simile avvenuta l’11 dicembre 2023 a Ollastra, per la quale tre persone erano già state arrestate il 5 luglio 2024. Le somiglianze tra i due episodi – movimenti, postura e abbigliamento – hanno portato a identificare il sospettato. Decisivi anche i riscontri ottenuti dall’analisi del cellulare sequestrato durante l’arresto per la rapina di Ollastra, che ha fornito elementi chiave sul coinvolgimento dell’uomo anche nel colpo di Ula Tirso. I pantaloni indossati durante quel fermo, identici per marca e colore a quelli ripresi dalle telecamere, hanno rafforzato il quadro accusatorio.

L’operazione rappresenta un passo importante nella lotta alla criminalità nel territorio del Barigadu, dove la rapina aveva generato forte allarme tra i residenti. Le indagini proseguono per individuare eventuali complici.

Primo piano
La storia

Acqua San Martino, Serafino unico lavoratore dello stabilimento chiuso da aprile: «Lo tengo in ordine, pronto per la riapertura»

di Giovanni Bua
Le nostre iniziative