Dopo il bronzo mondiale, la promessa sarda della vela sogna la nazionale
Gioele Incani, l’atleta 16enne di Oristano sul podio agli iridati nelle Azzorre. Mamma Marcella: «Grande soddisfazione, era un autodidatta»
Oristano Non solo Maddalena e Nicolò Spanu e gli atleti di Veliamoci. Oristano si conferma ancora una volta fucina di giovani promesse negli sport acquatici e in particolare nelle discipline veliche. L’ultimo exploit, in ordine di tempo, è quello di Gioele Incani, atleta di Eolo Beach Sports, che compirà 16 anni il prossimo 9 novembre e ha conquistato nei giorni scorsi la medaglia di bronzo ai Mondiali giovanili di Wingfoil, disputati alle isole Azzorre dal 22 al 26 ottobre, nella categoria Under 17. Il ragazzo oristanese, discendente degli Incani, storici ceramisti di via Figoli, si è piazzato alle spalle della medaglia d’oro, il ceco Stepan Benes, e del giovanissimo colombiano Jean Paul Liechti Villegas, che ha vinto l’argento. Nella classifica assoluta ha ottenuto un brillante 10° posto.
«La manifestazione, il 2025 Formula wing Youth and Masters World Championships, si teneva nelle acque di Terceira, a Praia da Vitória – racconta mamma Marcella Serra, che lo ha seguito in questa impresa – e prevedeva una tappa unica all’interno della quale gli atleti, giovani e master, dovevano disputare diverse regate». La competizione è stata fortemente condizionata dal meteo: «Per due giorni non si è potuto gareggiare a causa del maltempo – sottolinea ancora – e dunque le condizioni non erano molto favorevoli». Dopo una partenza difficile, Gioele ha saputo recuperare e classificarsi 10° nella Golden Ticket. «Ha un po’ sofferto l’assenza di vento iniziale – spiega Marcella –, ma poi è stato bravo a rimontare nei giorni successivi e a piazzarsi terzo su 15 Under 17 e 10mo assoluto su 33 giovani partecipanti da tutto il Mondo. Il terzo posto rappresenta una bella soddisfazione. Era molto contento ma sperava di poter guadagnare ancora posizioni. Purtroppo l’ultimo giorno non si è potuto gareggiare e la classifica è stata congelata».
La storia sportiva di Gioele, che vive a Oristano e frequenta con profitto il liceo Scientifico sportivo “Mariano IV”, è particolare. «Fa wingfoil soltanto da due anni – racconta la madre –, quasi totalmente da autodidatta, prima invece praticava la vela. Organizza le sue giornate cercando di rispettare tutti i suoi impegni. Di mattina va a scuola. Poi naturalmente se c’è vento, compatibilmente con lo studio, esce per allenarsi da Eolo dalle 15 alle 18. Quindi rientra a casa e studia. È giusto fare sport, ma lo studio non va trascurato. Qualche volta, quando ha tempo, fa anche un’ora di callistenia in palestra per rafforzare i muscoli. Quando ha delle verifiche, lo studio ha priorità sugli allenamenti. È molto determinato e non si lamenta».
La medaglia di bronzo al mondiale proietta Incani verso nuovi obiettivi. «Gioele spera di poter partecipare alla Wingfoil Racing World Cup che partirà in Cina a febbraio. Ma servono sponsor per poter sostenere i costi elevati e avere materiali altamente competitivi. Il primo impegno sarà invece l’ultima tappa del Campionato italiano a Torregrande il prossimo 15-16 novembre. Al momento è ben messo in classifica e cercherà di far bene». Il sogno per la promessa oristanese ha il colore azzurro della nazionale italiana: «Spera di poter entrare presto nella nazionale del wingfoil – ammette mamma Marcella –. A Los Angeles 2032 dovrebbe diventare anche disciplina olimpica, ed è bello che lui sogni».
