Lo skate park di Oristano resta al buio, proteste al Centro giovani
Guasto all’impianto di illuminazione, «ma non è ancora intervenuto nessuno»
Oristano Il campo skate park del Centro giovani è al buio. Ancora al buio, si potrebbe dire, considerato che non è la prima volta che si verifica l’inconveniente che, come è facile immaginare, è causa di comprensibili malumori da parte degli utenti. Infatti, adesso che le giornate sono sempre più corte, la pista resta inutilizzata. Sembra che la causa dipenda da un guasto tecnico all’impianto di illuminazione, andato in tilt dopo le ultime piogge.
È quanto riferisce un utente che racconta: «Abbiamo segnalato il problema. Ci hanno detto che ci vorrà qualche giorno per tornare alla normalità, è un peccato. In quel parco siamo in tanti a praticare lo skate e i miei amici ci sono rimasti male quando hanno scoperto che in questi pomeriggi è impossibile da utilizzare».
Lo skate park sorge nell’area recintata del Centro giovani, in uno spazio all’aperto su una superficie a forma di “L” di 300 metri quadrati. L’opera, in funzione dal 2021, è stata progettata dall’ingegner Diego Palmas e realizzata con un finanziamento di 64mila euro. Un’opera attesa. L’allora sindaco, Andrea Lutzu, in occasione dell’inaugurazione, aveva dichiarato: «Vede la luce un’opera importante per la città. Quattro anni fa, avevamo preso un impegno preciso in campagna elettorale, subito dopo confermato nel Piano triennale delle opere pubbliche 2019-2021. Oggi diamo seguito a quegli impegni e possiamo inaugurare un impianto che la città ci chiedeva. Gli appassionati di questo sport sono moltissimi ed era ormai indispensabile individuare aree idonee per praticarlo».
Anche l’allora assessora comunale alle Politiche giovanili, Maria Bonaria Zedda, aveva espresso un giudizio positivo: «È la maturazione concreta di una collaborazione con la Consulta giovanile, ma anche con la commissione comunale alle Politiche giovanili, che sfocia in un’opera la cui realizzazione è stata a lungo sollecitata dagli stessi ragazzi».
