La maggioranza si spacca sulla Ztl, c’è una mozione per bloccarla
La presentano i gruppi consiliari di Fratelli d’Italia, Udc e Psd’Az che contano otto consiglieri
Oristano Annullamento. Non è solo una parola, è una richiesta che pare insindacabile quanto un ultimatum che, nello scenario più catastrofico, potrebbe far implodere la giunta Sanna. Tre partiti, maggioranza nella maggioranza ovvero Fratelli d’Italia e Udc con tre consiglieri e Psd’Az con due per un totale di otto voti, presentano una mozione in cui, senza troppi giri di parole, chiedono che venga immediatamente fermato l’iter per l’attuazione della nuova zona a traffico limitato nel centro storico. Quella che l’assessore Ivano Cuccu sta portando avanti praticamente dal momento della sua nomina. La sottoscrivono in cinque, più che altro per motivi tecnici o di opportunità momentanea, ma in aula avrà il parere favorevole di tutti gli appartenenti ai tre gruppi. Le firme sono dei consiglieri Fulvio Deriu, Giuseppe Carboni e Stefania Orrù per FdI, Vincenzo Pecoraro per l’Udc e Davide Tatti per il Pasd’Az. Sollecitano oltre all’«annullamento della deliberazione di giunta sulla Ztl» anche «la riaffermazione delle prerogative del consiglio comunale, in materia di regolamentazione, tempi e modalità di attuazione».
IL MALCONTENTO
La premessa è chiara e non ha bisogno di traduzioni dal politichese alla lingua di tutti i giorni, perché è scritta proprio con quest’ultima. Dove porterà la mozione è ancora presto per dirlo, ma i contenuti fanno emergere un malcontento palese in quella parte di maggioranza, a cui potrebbe aggiungersi la minoranza, verso un provvedimento che è destinato a stravolgere non solo la viabilità, ma anche la vita del centro storico e di tutto ciò che attorno a esso gravita. Per l’assessore Ivano Cuccu, che ha sempre detto che è la più elastica delle zone a traffico limitato perché aperta a modifiche e miglioramenti, lo stravolgimento sarebbe in meglio, per altri sarebbe come aprire la botola e cacciare all’inferno il cuore della città. Questo però è uno scenario di discussione futuro, perché ora bisogna ipotizzare quel che succederà in consiglio comunale.
I MOTIVI
Sono discorsi futuri, quel che ora interessa è il contenuto delle osservazioni fatte dai tre gruppi consiliari. La prima è che la scelta di approvare in giunta la nuova disciplina della ztl «è stata assunta senza un preventivo passaggio in consiglio comunale, nonostante l’evidente impatto che questa abbia su residenti, attività produttive, professionisti, lavoratori e sulla vivibilità del centro storico». Ci si sofferma poi su varie norme sino a concentrarsi sul codice della strada laddove dice che una ztl «può essere istituita solo in presenza di specifiche criticità di circolazione, livelli rilevanti di inquinamento atmosferico o acustico o esigenze di tutela di aree sensibili». La sua istituzione è quindi «legittima se l’area presenta condizioni più critiche rispetto ad altre zone della città», ma al momento «non risultano analisi comparative o dati certi su traffico, qualità dell’aria e livelli sonori che dimostrino criticità superiori nella zona interessata, rispetto ad altre della città».
IL RUOLO DEL CONSIGLIO COMUNALE
Ci sono poi vari passaggi che richiamano leggi e precedente giurisprudenza e soprattutto si evidenzia che è il solo consiglio comunale chiamato «a esprimersi sulla definizione di scelte di indirizzo generale» e che è necessario che sia ancora il Consiglio «a valutare la sussistenza delle condizioni tecnico-ambientali previste dalla norma». Accanto alla questione ztl vera e propria viene quindi richiamata la necessità di dotare il centro città di zone di sosta pubblica equivalenti per numero a quelle a pagamento e questa azione deve precedere la valutazione sulla limitazione del traffico veicolare. La loro assenza al momento impedirebbe qualsiasi valutazione ragionata, se mai l’ampliamento della ztl e delle sue norme dovesse essere ritenuta indispensabile. Mancherebbero poi studi che che escludano soluzioni alternative. Infine, si tirano le somme e si chiede di annullare in autotutela la delibera, di sospendere la modifica della segnaletica, l’installazione dei varchi, l’assegnazione dei pass, le multe fino a che non ci sarà un indirizzo dato dal consiglio comunale a cui andrebbe rimessa la competenza sulla materia, ma non prima di aver coinvolto residenti e attività nelle valutazioni.
