La Nuova Sardegna

Oristano

Volontariato

Il Natale oristanese tra i bisognosi: pacchi, giochi e alimenti alla mensa della solidarietà

di Michela Cuccu
Il Natale oristanese tra i bisognosi: pacchi, giochi e alimenti alla mensa della solidarietà

Le iniziative promosse per le feste dalle realtà religiose della città

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Oristano Mentre le luci di Natale illuminano le strade della città e le famiglie si riuniscono intorno alle tavole imbandite, in via del Carmine c’è un motore che non smette mai di girare. È quello della Mensa della Solidarietà, gestita dalle suore Giuseppine di Genoni, che anche quest’anno, hanno trasformato le festività in un messaggio concreto di vicinanza per chi vive nel bisogno. Il bilancio tra Natale e Santo Stefano parla di oltre 80 pasti distribuiti, tra pranzi e cene, a dimostrazione di una povertà che non va in vacanza ma che trova, nel sorriso delle religiose e dei volontari, una risposta dignitosa.

Il menù ha onorato la tradizione sarda più autentica: a Natale il protagonista è stato il classico maialetto arrosto, preceduto da ravioli, antipasti misti e contorni di verdure fresche. Per Santo Stefano, il servizio ha raddoppiato con il tradizionale agnello, accompagnato da dolci tipici e frutta di stagione. Un impegno che non si esaurisce qui: la macchina della carità si sta già scaldando per replicare l’intero servizio il primo dell’anno, garantendo un inizio di 2026 all’insegna della dignità.

«A Natale nessuno dei nostri assistiti si è seduto in mensa: hanno preferito portar via i pasti. Spero almeno che li abbiano consumati in compagnia», dice suor Gabriella, da anni responsabile della mensa. La solidarietà delle Figlie di San Giuseppe non si ferma ai pasti caldi. Nel solo mese di dicembre, le suore hanno distribuito oltre cento pacchi di provviste mensili. Si tratta di generi alimentari di prima necessità destinati a famiglie e singoli che faticano a chiudere il mese, arricchiti per l’occasione da panettoni, pandori e dolciumi, affinché il sapore delle feste possa entrare in ogni casa.

«Abbiamo distribuito anche dei giocattoli a figli di genitori che non li avrebbero potuti acquistare», racconta ancora suor Gabriella. L’attività si inserisce in una rete sempre più fitta che vede la mensa collaborare con il progetto “No SprecOr” della Domus. Grazie al sostegno di esercenti locali, cittadini e contributi come quelli del Banco di Credito Cooperativo di Arborea – che ha permesso la distribuzione di buoni spesa distribuiti alle famiglie per Natale – la risposta al bisogno si fa capillare e determinante per il futuro.

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