IN COLLABORAZIONE CON
Buone pratiche Festival Economia civile contro shock globali
Da Fnec proposte su clima, guerre, lavoro, energia e salute
Facendo squadra e impegnandosi ‘in buona compagnia’ possiamo reagire a shock globali come la pandemia, le guerre e l’emergenza clima, trovando risposte nelle buona pratiche messe in campo dagli ‘Ambasciatori dell’economia civile’, ovvero cittadini, imprese, Comuni e scuole virtuose. E’ il messaggio del Festival nazionale dell’Economia civile che per tre giorni ha fatto di Firenze il palcoscenico di riflessioni e dibattiti a cui hanno partecipato, tra gli altri, i ministri delle Infrastrutture Enrico Giovannini, per la Famiglia Elena Bonetti, del Lavoro Andrea Orlando, e dell'Istruzione Patrizio Bianchi. E ancora, Elena Granata, vicepresidente Sec, Maurizio Gardini presidente di Confcooperative e Augusto dell’Erba, presidente di Federcasse.
La quarta edizione dell’iniziativa, dal titolo ‘In buona compagnia, per cercare, ricostruire e fare pace’ ha proposto numerosi panel nei quali si è parlato di temi come l’Europa, la sostenibilità, il lavoro, il post Covid, l’inclusione sociale e la pace. L’ambiente è stato citato dal presidente della Corte costituzionale Giuliano Amato che ha parlato “del grande caos con il quale dovremo fare i conti nei prossimi anni” a causa del cambiamento climatico. Protagonisti del futuro, ma anche delle sfide del presente, sono coloro che cercano soluzioni ai grandi problemi del mondo. I loro progetti e le loro idee sono state valorizzate dal festival con diverse iniziative: dal premio in memoria di David Sassoli, consegnato a 15 giovani, al premio nazionale imprese di economia civile andato alla cooperativa sociale ‘Centro Allenamente’. Premiata anche la startup ‘Homing’ con un’idea per l’‘abitare collaborativo’. I giovani sono stati protagonisti della sessione sulla giustizia sociale, nella quale Stefano Scarpetta dell’Ocse ha spiegato che “giovani, precari e settori a bassa competenza” sono quelli che “hanno ancora difficoltà sul mercato del lavoro”. Ma sono anche coloro che possono guidare il cambio di paradigma con le buone pratiche. “Il cambiamento - ha detto Fabrizio Barca, coordinatore Forum Disuguaglianze e diversità - avviene mettendo a sistema le buone pratiche”. Che è esattamente l’obiettivo del Festival. “I politici - ha detto il presidente della Cei Matteo Maria Zuppi - dovrebbero fare una full immersion in questo Festival per acquisire nuove consapevolezze". Chiudendo la tre giorni il direttore Leonardo Becchetti ha detto che "il festival si fa e si farà politica dialogando con candidati e partiti per portare a casa risultati che creino progresso civile”.