La Nuova Sardegna

Multineddu lascia, ora arriva la Conad

Gabriella Grimaldi
Multineddu lascia, ora arriva la Conad

Chiusura dei punti vendita per due giorni e da mercoledì comparirà il logo Conad

4 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Una manciata di giorni al cambio di guardia nei Supermarkets Multineddu che, dopo una lunga trattativa, passano al gruppo Conad. Una svolta epocale nel commercio cittadino che manderà in archivio una storia durata cinquant’anni. L’aria di smobilitazione nei vari punti vendita del centro si è fatta sempre più concreta nell’ultimo periodo: scaffali semivuoti, il viavai del personale che sposta merci da un punto all’altro, una sfilza di «ultime offerte», le vaghe risposte delle commesse agli sguardi ansiosi dei clienti alle casse. È in effetti il tramonto di una vera e propria istituzione, un caso unico in Italia che cede il passo definitivamente alla grande distribuzione e ai suoi «moderni» sistemi di vendita.

Lunedì e martedì i negozi di via Gramsci, via Amendola e via Manno resteranno chiusi per inventario, da mercoledì all’insegna Multimarkets si affiancherà il logo Conad. E comincerà una nuova era. I sassaresi hanno seguito con interesse il lungo iter che ha portato alla cessione dell’attività del patron Ugo Multineddu, un imprenditore vecchio stampo che, come ogni self-made-man che si rispetti, ha creato un impero dal nulla.

I tre market attivi nelle zone strategiche della città, sono stati da sempre un ufo nel sistema commerciale non solo della Sardegna ma di tutta Italia. Si trattava di negozi di vaste dimensioni gestiti però come fossero piccole rivendite di generi alimentari, solo cresciute a dismisura nel tempo. Altra eccezione la loro collocazione in pieno centro cittadino, quando ormai tutte le attività di vendita di una certa portata si trovano fuori dalle «mura».

L’età avanzata di Ugo Multineddu e tutta una serie di altre considerazioni fra cui gli alti costi di gestione, hanno portato alla scelta di cedere l’attività. Lunghe e tortuose sono state le trattative, prima che con Conad con altri «pretendenti» fra cui la Coop e il cagliaritano Iperpan. Anche Rinaldo Carta, titolare di Cobec Sisa, era andato a fare visita ai negozi ma, come dice «signor Ugo», poi non si era fatto più sentire. Poi sono arrivati i giorni della trattativa vera con Conad per arrivare a un accordo economico, a un riassetto societario e a un’intesa sul personale, che nel passaggio ha perso 90 unità.

I sassaresi invece dovranno rinunciare a servizi «unici» a cui erano abituati. Fra i più apprezzati le imbustatrici che, nonostante il nome, non sono macchine da catena di montaggio ma gentilissime ragazze che all’uscita della cassa collocavano le merci nelle buste, tutte divise secondo una logica ben precisa, per non parlare delle commesse addette al trasferimento delle confezioni dal carrello al nastro trasportatore, e per non parlare ancora dei ragazzi che aiutavano a portare il carrello fino alla macchina e caricavano la spesa nel bagagliaio. In molti non hanno mai ceduto alla tentazione di fare la spesa nei grandi centri commerciali perchè vuoi mettere, entrare «un momento» da Multineddu che tanto è dietro l’angolo.

«Abbiamo osservato questo modo di gestire l’attività e ci ha veramente colpito - dice Michele Orlandi, responsabile di Conad per la Sardegna -. Faremo di tutto per non tradire quello stile unico perchè credo che Conad avrà molto da imparare da questo modo di rapportarsi al cliente. Un’attenzione per le esigenze delle persone che è difficile riprodurre. Intanto il personale resterà lo stesso e questo è già un segno importante di continuità, poi vorremmo seguire la strada tracciata da Multineddu sul reperimento dei prodotti, anche questo aspetto molto curato. Pensi che non solo manterremo lo stesso fornitore di carni, ma lo abbiamo “arruolato” per gli altri nostri punti vendita».

Le «imbustatrici» però non ci saranno più, sostituite dicono da Conad, da casse intelligenti. Per quanto siano intelligenti non potranno mai scambiare quattro chiacchere con gli anziani che arrivano a piedi da casa con il trolley per metterci la spesa. E per questo fra i “corridoi” dei market aleggia un senso di malinconia.

Lo sa bene Ugo Multineddu che con rammarico abbandona la plancia di comando in via Gramsci. Le mura dei suoi negozi, comunque, non li ha venduti: martedì nasceranno due nuove società. La prima raduna tutti gli immobili di cui restano titolari i Multineddu, la seconda è relativa alla parte commerciale che fa capo a Conad. Conad sarà quindi locataria del commerciante sassarese e c’è già un accordo perchè il colosso emiliano entri nel nuovo meganegozio che Multineddu sta realizzando in via Predda Niedda. Oggi nei punti vendita saranno esposti i cartelli che annunciano la chiusura di due giorni. Da mercoledì i sassaresi si dovranno abituare: la nuova era è già cominciata.
Primo piano
L’inchiesta

Pranzo al mare di fronte all’assassino, la testimonianza choc

Le nostre iniziative