La Nuova Sardegna

"Salviamo la Conservatoria delle Coste"Pd e Italia Nostra contro Cappellacci

Il consigliere regionale Mario Bruno
Il consigliere regionale Mario Bruno

Mario Bruno del Pd e Italia Nostra hanno lanciato l’offensiva contro la soppressione della Conservatoria delle Coste, annunciata dal presidente della Regione Ugo Cappellacci, assieme a quella dell'Agenzia delle entrate, di Sardegna Promozione e dell'Osservatorio economico. Tagli ipotizzati nell'ambito del risanamento finanziario che dovrà essere realizzato con la manovra correttiva

05 luglio 2010
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CAGLIARI. «Cappellacci sbaglia, la Conservatoria delle Coste non è un ramo secco, ma è uno dei principali fiori all'occhiello della Regione». Con queste parole il capogruppo del Pd, Mario Bruno, ha lanciato ieri l'offensiva dell'opposizione contro la soppressione dell'agenzia voluta la scorsa legislatura dalla giunta di centrosinistra guidata da Renato Soru.

La cancellazione della Conservatoria, assieme a quella dell'Agenzia delle entrate, di Sardegna Promozione e dell'Osservatorio economico, è stata annunciata giovedì scorso dal governatore nell'ambito del risanamento finanziario che dovrà essere realizzato con la manovra correttiva, manovra che sarà presentata martedì.

«Certamente - ha dichiarato Bruno - le coste non sono in cima ai pensieri della giunta di centrodestra. Lo ha dimostrato con il Piano Casa e la possibilità di nuove volumetrie perfino nei trecento metri dal mare. Ma ora è davvero troppo, non si può colpire la Conservatori delle coste che ha ricevuto importanti riconoscimenti internazionali e il gradimento delle amministrazioni comunali con le quali ha collaborato».

Insomma, altro che «ramo secco». Secondo il capogruppo del Pd l'agenzia le attività svolte sono più che positive: valorizzazione del patrimonio costiero, progetto CAMP, mitigazione dell'erosione costiera, progetti di turismo sostenibile, gestione integrata delle risorse di pesca, sensibilizzazione sui temi della salvaguardia delle coste.

E' positivo anche il bilancio economico, spiega Mario Bruno: «La Conservatoria è riuscita ad attrarre con la propria progettualità finanziamenti nazionali ed europei per diversi milioni di euro, i dieci collaboratori a carico del progetto "master and back", percorsi di rientro di giovani sardi eccellenti, non sono "trasferibili" automaticamente all'amministrazione regionale, ma cancellare la Conservatoria farebbe risparmiare alla Regione qualche centinaia di migliaia di euro l'anno, a tanto ammontano le spese di funzionamento, ma si perderebbero i dieci giovani collaboratori finanziati dal master and back e soprattutto la possibilità di proseguire nei progetti europei, ai quali Conservatoria si è candidata come "agenzia", e si perderebbe un milione di euro. Altro che sprechi».

Il leader consiliare del Pd ha affermato che «entreremo nel merito della manovra quando l'assessore La Spisa la presenterà in commissione, lo faremo con senso di responsabilità, ma giù le mani dalla Conservatoria delle Coste. Il momento è serio, non affrontiamolo con fuochi d'artificio e demagogia».

In difesa della Conservatoria della Coste si è schierato il segretario regionale di Italia Nostra, Graziano Bullegas. Il quale ha spiegato che Italia Nostra Sardegna è contraria alla cancellazione dell'agenzia regionale che si occupa delle coste perché rappresenterebbe una grave ipoteca sul futuro sviluppo sostenibile della Sardegna.

«Col pretesto del riassetto finanziario della Regione - ha dichiarato Graziano Bullegas - si cerca di demolire quanto di più qualificante, anche sotto l'aspetto economico, esista in Sardegna. Gli ultimi fatti politici accaduti in questi giorni nella nostra regione - ha aggiunto il segretario dell'associazione ambientalista - mettono in evidenza un'aggressione senza precedenti del territorio e dell'ambiente sardo da parte di questa amministrazione: il cosiddetto Piano casa 2, tentativo per fortuna fallito di riaprire la strada alla cementificazione delle coste sarde, e la rielaborazione del piano paesaggistico regionale in chiave speculativa, sono la punta dell'iceberg di tale politica».

A parere di Italia Nostra Sardegna «la Conservatoria delle Coste va mantenuta e potenziata e messa in condizione di acquisire e gestire le aree costiere più importanti dal punto di vista paesaggistico e naturalstico per preservarle dal rischio speculativo sempre più in agguato». (f.per.)
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