La Nuova Sardegna

Vertenza Eurallumina, parte con un rinvio il vertice alla Regione

Erminio Ariu
La protesta dell’Eurallumina
La protesta dell’Eurallumina

27 agosto 2011
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 IGLESIAS. Parte con un rinvio il tavolo di trattative aperto sul futuro dell'Eurallumina dal nuovo assessore regionale all'Industria Alessandra Zedda. L'incontro previsto inizialmente per mercoledì è slittato di un giorno, al primo di settembre.   Niente di gravissimo, verrebbe voglia di aggiungere: un giorno in più o in meno in una vertenza lunga come quella dell'Eurallumina non cambia poi molto. Ma sindacati e operai hanno mostrato nuove perplessità e in tutti è aumentato il timore che non esiste da parte della Regione una effettiva volontà di trovare una via d'uscita alla vertenza. Si vedrà nei prossimi giorni se questi timori sono infondato o meno, intanto la nuova data è stata fissata dall'assessore regionale all'industria Alessandra Zedda, ceh farà quindi il suo debutto ufficiale sulla vicenda. All'importante incontro sono stati invitati, oltre ai segretari regionali, provinciali e di categoria di Cgil, Cisl e Uil, la Sfirs, la Confidustria e l'amministratore delegato della società del gruppo Rusal. Nelle scorse settimane è arrivata la manifesta disponibilità della multinazionale russa a rilanciare la produzione di ossido di alluminio nello stabilimento di Portovesme, confermata con una nota ufficiale recapitata al presidente del consiglio Berlusconi per via diplomatica: alle autorità politiche regionali e nazionali, responsabili del settore industria, corre l'obbligo di intervenire con azioni concrete per rendere possibili le richieste dei dirigenti della fabbrica. Quello di giovedì primo settembre si propone ad alto livello per la presenza all'incontro del presdidente della giunta regionale, Ugo Cappellacci. " Le autorità politiche regionale- hanno detto Mario Crò (Uil), Roberto Puddu (Cgil) e Fabio Enne (Cisl)- conoscono bene quali interventi occorre effettuare perché la bauxite venga nuovamente lavorata negli impianti di Portovesme. Ci sono degli obblighi che riguardano l'azienda, altri che impegnano il ministero dello sviluppo economico e dell'ambiente, mentre una fetta consistente del piano di rilancio deve essere affrontata dalla Regione, magari attraverso la partecipazione della Sfirs. Valuteremo i progressi della vertenza al momento del vertice a Villa Devoto».
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