La Nuova Sardegna

A proposito di specialisti

Nicola Glorioso

04 settembre 2011
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Specialisti: già ma quali? Parliamo, in questo contesto, di specialisti cardiologi, naturalmente. E allora: del territorio o di Centri Universitari/Ospedalieri? Se fa differenza, che differenza fa? Andiamo con ordine.

La cosa più importante è definire di quale tipo di specialista si ha bisogno: quindi, ancora una volta, è essenziale che un primo contatto sia realizzato con il proprio medico curante che deve indirizzare il paziente.

Quale è il problema: prendo le cure per la pressione ma quest’ultima, tuttavia, resta sempre maggiore del normale? Vado da chi si occupa specificamente di questi problemi. Sarà un cardiologo, quindi, con particolare esperienza in questo campo. Ma potrà anche essere un nefrologo, anche se questo capita solo in una minoranza di casi. E, tra l’altro, la grandissima maggioranza delle complicazioni della pressione arteriosa si verificano al cuore o alle arterie. Cardiologo, quindi. Del territorio? Di un Centro Universitario o Ospedaliero? Dipende da cosa cerchiamo: in questo caso la mancanza di normalizzazione della pressione arteriosa anche sotto una certa cura può dipendere da diverse cause.

Quindi lo specialista che si prenderà cura di questo paziente dovrà mettere in chiaro quale sia il motivo e provvedere a risolvere il problema attraverso una nuova diagnosi più completa della precedente e ad assegnare lo schema di terapia più adatto. Esistono infatti tipi di “ipertensione arteriosa” in cui la pressione è insensibile a tre o quattro farmaci messi assieme ed in cui tutto poi si può risolvere con una sola pastiglia magari a bassa dose, una volta chiarita la natura della malattia cioè fatta la diagnosi corretta.

In genere questo è più alla portata dei Centri Universitari o Ospedalieri anche se anche qui, ovviamente, esistono differenze inevitabili che hanno la loro radice proprio nelle differenze strutturali fra queste due tipologie di struttura sanitaria: non sto facendo classifiche, sto solo descrivendo una reale diversità, molto facilmente documentabile. E gli specialisti del territorio? Anche qui la potenzialità gestionale - cioè la capacità di dare risposte convincenti e definitive al paziente - è in stretta relazione alle caratteristiche formative di quel singolo specialista visto che in questo caso la “struttura” si identifica con l’individuo. E’ un discorso complesso, lo so, e forse molti di voi avranno questa volta un po’ di difficoltà a capirmi: me ne rendo conto. Tenterò di rimediare la prossima volta e con altre iniziative che magari vadano anche al di là dello stretto confine imposto da queste righe.
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