La Nuova Sardegna

 PORTO TORRES. Il coordinamento delle opposizioni in consiglio comunale (Pd, Upc e Psd'Az) richiama Beniamino Scarpa a un cambio di marcia sulla programmazione amministrativa. Senza un segnale chiaro, il centrosinistra e sardista invita il sindaco a dimettersi.  «Le segreterie e i gruppi consiliari di Pd, Upc e Psd'Az - si legge nel documento - intendono portare all'attenzione del sindaco e della sua giunta la grande delusione dei cittadini nei loro confronti, e il grave disagio che investe tutte le categorie sociali per colpa di un'azione politica inconcludente e priva di spessore». Dopo un anno e mezzo di mandato - secondo l'opposizione - il Piano urbanistico comunale, documento fondamentale per lo sviluppo della città, risulta essere dimenticato, la situazione relativa al porto è tutt'ora immobile. E, «nonostante i continui ed incessanti annunci di avvio dei lavori, come la rimozione della secca storica, l'apertura della stazione marittima e il relativo completamento, tutto è rimasto invariato». Dopo l'enunciazione di queste premesse, il coordinamento delle opposizioni va giù duro. «Dopo cinque mesi di assenza dell'assessore all'urbanistica e alla portualità, che ha lasciato la macchina amministrativa bloccata per mesi, per ingiustificabili ragioni di equilibrio politico non è stato nominato il nuovo assessore. Il sindaco deve essere consapevole che non è sufficiente ripetere inaugurazioni di opere già compiute, per distogliere l'attenzione dei cittadini dalla grave situazione di stallo politico che blocca l'attività amministrativa». L'affondo finale è l'invito al sindaco: «Si attivi affinchè l'attività amministrativa cambi marcia. Diversamente, tragga le conseguenze e si dimetta».