La Nuova Sardegna

«I rom occupano gli spazi della borgata»

Sergio Ortu
Nella borgata di Maristella tensione per la presenza di rom
Nella borgata di Maristella tensione per la presenza di rom

Tensione a Maristella, denuncia in Procura del Comitato

05 ottobre 2011
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 ALGHERO. Il recente arrivo di nuove famiglie nomadi a Maristella sta creando subbuglio nella piccola comunità circondata dall'area protetta di Porto Conte, che già da un anno mal sopporta l'atteggiamento di alcuni rom. «Occupano edifici abusivamente», accusano gli abitanti. E ora il caso è addirittura finito in Procura.  Secondo chi vive nella borgata, i nomadi hanno iniziato dapprima a occupare parte della pineta, poi hanno «invaso» un vecchio immobile di proprietà dell'Agenzia Laore attingendo l'acqua attraverso una condotta idrica Abbanoa senza alcuna autorizzazione. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata il tentativo nei giorni scorsi di occupare la ex scuola elementare utilizzata dai maristellini come piccolo centro sociale e sala per la ginnastica. Non sono mancati attimi di tensione e per calmare gli animi e invitare i nomadi a lasciare i locali è stato necessario l'intervento dei carabinieri e della polizia municipale. «Da tempo segnaliamo gli atti di abusivismo compiuti dalle famiglie rom - denunciano dal Comitato della borgata - ma nessuno è ancora intervenuto». Nei giorni scorsi, dopo una accesa riunione di cittadini, la presidente del Comitato Tonina Desogos ha raccolto le ennesime proteste e si è deciso di informare della situazione di ordine pubblico la procura della Repubblica. «Non si tratta di intolleranza - spiegano da Maristella - ma è necessario che chi vive in una società civile rispetti le regole di convivenza basilare e certamente l'occupazione abusiva di aree verdi e locali pubblici non fa parte degli atteggiamenti corretti». Da qualche tempo inoltre la borgata è stata interessata da piccoli furti. Ovviamente è tutto da dimostrare che ci sia una reale correlazione tra la presenza delle famiglie rom e gli episodi criminosi, ma la diffidenza è alta. Il comitato di borgata auspica un deciso intervento del Comune per invitare le famiglie rom a trasferirsi di nuovo nel campo dell'Arenosu.
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