La Nuova Sardegna

Denunciato per la pallottola al sindaco

Erminio Ariu
Il sindaco Perseu e la conferenza stampa dei carabinieri
Il sindaco Perseu e la conferenza stampa dei carabinieri

Iglesias, incastrato dalla pagina d'agenda che avvolgeva il proiettile

21 ottobre 2011
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 IGLESIAS. Ha resistito meno di 48 ore la maschera sul volto dell'anonimo malvivente che tre giorni fa ha inviato una lettera con un proiettile calibro 9 al sindaco di Iglesias, Luigi Perseu.  I carabinieri di Iglesias, ieri mattina, sono riusciti a dare un nome, un volto e una motivazione all'individuo che, per vendicarsi dell'estromissione dai cantieri comunali e forestali ha avvolto il proiettile in un foglio strappato dalla sua agenda personale e ha spedito la busta color giallo paglierino al sindaco. La missiva è stata imbucata nella cassetta dell'ufficio postale ed è stata recapitata al destinatario per posta ordinaria.  Quando il sindaco ha aperto la busta e ha sfilato il foglio usato per avvolgere il proiettile (datato 29 aprile 2010) è sbiancato in volto e ha avvertito i carabinieri. Gli uomini dell'Arma, coordinati dal capitano Raffaele Cossu e sfruttando il fiuto investigativo del luogotenente Bruno Ventagliò, comandante della stazione, hanno scartato subito moventi politici.  L'unico indizio in mano agli inquirenti era lo strappo cartaceo dell'agenda e qualche indizio decisamente labile. Le abitazioni delle persone sospettate sono state passate al setaccio e molte case sono state perquisite. In una delle tante ispezioni domiciliari si è arrivati nell'abitazione di I.S., 47 anni, disoccupato, con precedenti per reati contro la persona e il patrimonio. È bastato aprire l'agenda appoggiata su un tavolo per accertare che la busta minatoria era stata chiusa in quella casa.  I.S. è stato accompagnato in caserma per accertamenti e si è verificato che i due tronconi cartacei combaciavano perfettamente. Il disoccupato, alla presenza del suo avvocato di fiducia, ha ammesso di essere responsabile di quel gesto e ha confermato di aver agito così per vendicarsi dell'estromissione riservatagli dall'amministrazione comunale nel reclutamento degli operai nei cantieri di lavoro. È stato denunciato in stato di libertà per minacce gravi.  Ora si indaga per accertare se altri atti intimidatori subiti da Ginetto Perseu siano riconducibili alla stessa persona. Il sindaco si è congratulato con le forze dell'ordine per il successo raggiunto in tempi tanto rapidi.
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