Spot Ichnusa vietato ai cavalieri con la pancetta
Silanus, la scelta delle comparse: promossi solo candidati con il fisico asciutto
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SILANUS. Erano in venti i cavalieri che aspiravano a comparire nello spot per la birra Ichnusa girato nei giorni scorsi a Silanus sul set di Santa Sabina, ma al regista ne servivano solo dodici, non uno di più. Tra i criteri di scelta l'età (il regista ha puntato sui volti giovani) e la linea (fisico asciutto, vietata la classica pancetta da bevitore di birra). L'ultimo ciak ha chiuso le riprese e ha dato il via alle polemiche di chi è rimasto escluso. L'associazione Annigridos, che ha portato e preparato i cavalieri, smorza i toni e spiega che a scegliere è stato il regista, ma l'esclusione brucia.
Il «fisico da birra» non era proprio quello che serviva al regista Alessandro D'Alatri quando ha pensato alle comparse da inserire nello spot che celebra i cento anni della birra Ichnusa. È vero che qualcuno dei duecento figuranti selezionati non era reduce da una dieta dimagrante, ma nei parametri di selezione dei cavalieri il volto giovane e una certa linea devono aver giocato un ruolo determinante. L'associazione Annigridos, alla quale aderiscono i cavalieri di Silanus, era stata contattata per sondare la disponibilità di venti persone tra le quali Alessandro D'Alatri avrebbe scelto quelle a cui affidare le evoluzioni a cavallo. Rita Porcu ha coordinato tutto e sondato la disponibilità di chi voleva partecipare alla selezione. «Abbiamo consegnato al regista un elenco di venti cavalieri con altrettante fotografie - dice -, li abbiamo selezionati fra quelli che erano disponibili. Il regista ne ha scelto solo dodici. Evidentemente non ne servivano altri. Né io né il presidente dell'associazione Giovanni Arca, anche lui aspirante comparsa poi escluso, siamo stati coinvolti nella scelta. Ha deciso il regista in base alle sue esigenze e alle sue valutazioni. Aveva detto che voleva persone magre dal volto giovane. L'associazione ne ha proposto venti. Tra queste Alessandro D'Alatri ne ha scelto dodici».
Alle quali si aggiunge il protagonista maschile, Andrea Preti, che non ha il giro vita di chi beve birra. Ma a quanto pare a cavallo ci sa andare e ha apprezzato il modo di stare in sella dei cavalieri di Silanus, anche se non è quello elegante e impettito della scuola di equitazione spagnola di Vienna. Pare che la sella sarda gli abbia procurato qualche problema, ma risolvibile. È forse quel modo selvaggio di cavalcare ad avergli fatto dire che la Sardegna, quella vera, l'ha trovata a Silanus. L'associazione Annigridos ha mantenuto i contatti e Andrea Prati ha detto che ritornerà a Silanus per San Lorenzo, quando in giro per il paese di cavalli e cavalieri ce ne sono tanti e la birra scorre a fiumi anche senza l'incoraggiamento di uno spot. «Terremo i contatti anche col regista - dice Rita Porcu -, per la nostra associazione ci saranno anche altre opportunità. Abbiamo dato un importante contributo alla realizzazione di questo spot. Speriamo di poter avere un ruolo in altri progetti ai quali potrebbero partecipare anche i cavalieri con qualche chilo in più. Andrea Preti ha detto di conoscere la Sardegna, ma solo quella della Costa Smeralda. Speriamo che venga per San Lorenzo».
Il «fisico da birra» non era proprio quello che serviva al regista Alessandro D'Alatri quando ha pensato alle comparse da inserire nello spot che celebra i cento anni della birra Ichnusa. È vero che qualcuno dei duecento figuranti selezionati non era reduce da una dieta dimagrante, ma nei parametri di selezione dei cavalieri il volto giovane e una certa linea devono aver giocato un ruolo determinante. L'associazione Annigridos, alla quale aderiscono i cavalieri di Silanus, era stata contattata per sondare la disponibilità di venti persone tra le quali Alessandro D'Alatri avrebbe scelto quelle a cui affidare le evoluzioni a cavallo. Rita Porcu ha coordinato tutto e sondato la disponibilità di chi voleva partecipare alla selezione. «Abbiamo consegnato al regista un elenco di venti cavalieri con altrettante fotografie - dice -, li abbiamo selezionati fra quelli che erano disponibili. Il regista ne ha scelto solo dodici. Evidentemente non ne servivano altri. Né io né il presidente dell'associazione Giovanni Arca, anche lui aspirante comparsa poi escluso, siamo stati coinvolti nella scelta. Ha deciso il regista in base alle sue esigenze e alle sue valutazioni. Aveva detto che voleva persone magre dal volto giovane. L'associazione ne ha proposto venti. Tra queste Alessandro D'Alatri ne ha scelto dodici».
Alle quali si aggiunge il protagonista maschile, Andrea Preti, che non ha il giro vita di chi beve birra. Ma a quanto pare a cavallo ci sa andare e ha apprezzato il modo di stare in sella dei cavalieri di Silanus, anche se non è quello elegante e impettito della scuola di equitazione spagnola di Vienna. Pare che la sella sarda gli abbia procurato qualche problema, ma risolvibile. È forse quel modo selvaggio di cavalcare ad avergli fatto dire che la Sardegna, quella vera, l'ha trovata a Silanus. L'associazione Annigridos ha mantenuto i contatti e Andrea Prati ha detto che ritornerà a Silanus per San Lorenzo, quando in giro per il paese di cavalli e cavalieri ce ne sono tanti e la birra scorre a fiumi anche senza l'incoraggiamento di uno spot. «Terremo i contatti anche col regista - dice Rita Porcu -, per la nostra associazione ci saranno anche altre opportunità. Abbiamo dato un importante contributo alla realizzazione di questo spot. Speriamo di poter avere un ruolo in altri progetti ai quali potrebbero partecipare anche i cavalieri con qualche chilo in più. Andrea Preti ha detto di conoscere la Sardegna, ma solo quella della Costa Smeralda. Speriamo che venga per San Lorenzo».
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