La Nuova Sardegna

LE TRATTATIVE PER I TERRENI

Il pastore che voleva milioni, non miliardi: una leggenda

14 marzo 2012
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 PORTO CERVO. Quanto vennero pagati i terreni di Monti di Mola? Sulle cifre c'erano solo leggende. Adesso, cinquant'anni dopo, anche qualche cifra vicina alla realtà.  Il primo acquisto della nuova èra avvenne nel 1954. Kerry Mentasti, padrone dell'acqua San Pellegrino, fece sua l'isola di Mortorio. Gliela vendette Luigino Demuro, tabaccaio di Arzachena. Prezzo: 3 milioni di lire per 42 ettari. Mentasti ci prese gusto. Qualche anno dopo, prese quasi 200 ettari a Porto Cervo.  Quando Karim e i suoi soci entrarono in scena, nel 1961, i prezzi dei terreni erano "bassi": 500mila lire all'ettaro. Ma, subito dopo, i pastori di Monti di Mola alzarono il prezzo. Alla fine, molti terreni passarono di mano per 3, anche 5 milioni all'ettaro.  Celebre il caso di Salvatore Ghilardi, pastore settantenne, proprietario di centinaia di ettari a Liscia Ruja. Si disse che lui non voleva miliardi, ma milioni. Una ricostruzione falsa. Ghilardi tenne durò, disse più volte di no all'Aga Khan finché, per le sue terre, non incassò miliardi. (g.pi.)

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