La Nuova Sardegna

Sassari, furto in casa: bottino 500mila euro

Gianni Bazzoni
Sassari, furto in casa: bottino 500mila euro

Vittime dei ladri due insegnanti in pensione. Il furto è stato fatto in un appartamento al piano terra di via Londra durante il fine settimana

14 marzo 2012
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SASSARI. Oro e gioielli per 500mila euro. E' uno dei furti più clamorosi - almeno come valore - tra quelli messi a segno a Sassari. I ladri hanno profittato dell'assenza dei proprietari, una coppia di insegnanti in pensione, e hanno portato via tutto. L'amara scoperta è stata fatta dai coniugi al rientro da una breve vacanza. Nell'abitazione di via Londra sono arrivati gli agenti della sezione volanti, gli investigatori della squadra mobile e la Scientifica.

L'elenco della refurtiva non è stato ancora allegato alla denuncia presentata negli uffici della questura, ma dalle prime valutazioni l'ammontare dei preziosi portati via dai ladri si aggirerebbe attorno ai 500mila euro.

Oro e gioielli non erano custoditi in cassaforte - come forse si dovrebbe in presenza di valori così elevati - ma tenuti nei cassetti di un armadio. E non è improbabile che la banda avesse a disposizione informazioni precise in tal senso, anche sugli spostamenti della coppia. Tanto che il furto è stato messo a segno nel fine settimana, quando marito e moglie erano fuori sede per una breve vacanza. La scoperta del furto lunedì mattina, quando i due insegnanti sono tornati a casa. All'apparenza sembrava tutto normale, anche se a un certo punto sono stati trovati degli oggetti fuori posto, altri per terra. E poi il cassetto aperto.

Continuando le verifiche, i proprietari hanno notato che la finestra del bagno era stata forzata, e da lì - in effetti - sono entrati i ladri. La banda ha agito con calma, stando bene attenta a non dimenticare niente e - sicuramente - consapevole di avere parecchio tempo a disposizione. L'allarme è scattato, quindi, con notevole ritardo ed è cominciato il delicato lavoro degli investigatori. Prima gli agenti della sezione volanti per la raccolta di elementi utili per avviare le indagini, poi la squadra mobile per sviluppare una attività che - considerato l'elevato valore del bottino - assume priorità rispetto ad altri episodi. Gli specialisti della Scientifica hanno passato al setaccio l'appartamento di via Londra alla ricerca di impronte e di qualsiasi indizio da utilizzare per cercare di dare un volto ai ladri. I rilievi sono andati avanti per alcune ore. Poche, purtroppo, le testimonianze utili anche da parte dei vicini di casa della coppia di insegnanti in pensione. Il colpo è stato messo a segno quasi sicuramente nella notte tra sabato e domenica e gli inquilini dell'edificio di via Londra non hanno notato o sentito niente di strano.

L'appartamento ripulito dai ladri si trova al piano terra, quindi in una posizione facilmente accessibile senza neppure entrare nel palazzo. La riflessione degli investigatori, però, è sulla professionalità della banda (che probabilmente ha già colpito in altre occasioni) e che è capace di pianificare il furto nei minimi dettagli: scelta dell'obiettivo, del momento opportuno per entrare in azione e delle cose da portare via. Oggi i derubati dovrebbero produrre l'inventario degli oggetti preziosi spariti dalla casa.

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