La Nuova Sardegna

ABBANOA

Il futuro è nelle mani di Bruxelles

Il futuro è nelle mani di Bruxelles

Slitta a novembre la decisione sul maxistanziamento della Regione

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CAGLIARI. Il futuro di Abbanoa è sempre più nelle mani dell’Unione Europa. Per la fine del mese, era atteso da Bruxelles il parere vincolante sul maxi finanziamento della Regione di 184 milioni (nei fatti un salvataggio) ma proprio ieri è arrivata la conferma che il verdetto slitterà ancora. Sono proprio questi i primi segnali arrivati dal vertice tecnico fra l’Antitrust europeo e i tecnici dell’assessorato ai lavori pubblici e dell’ente gestore del servizio pubblico. Il gruppo di esperti è volato a Bruxelles, con la missione di consegnare alla commissione quei documenti utili a escludere che i 184 milioni (nel triennio 2011-2014) non possano essere considerati un «aiuto pubblico improprio» e dunque «una possibile distorsione del mercato». La consegna del dossier c’è stata, ma l’Antitrust europeo ha chiesto altro tempo per esaminare il carteggio e dunque il parere slitterà almeno a metà novembre. Parere che da sempre i sindacati (domani è previsto un incontro a Cagliari con l’amministratore delegato di Abbanoa, Carlo Marconi) considerano nei fatti un peccato originale: «Non doveva essere chiesto – dice Giacomo Migheli della Filtcem-Cgil – perché quei milioni non sono contributi ma un atto dovuto, visto che nel 2006, anno in cui è stata costituita, Abbanoa ha ereditato debiti senza essere stata mai capitalizzata». Ma ormai nonostante l’urgenza (l’ente gestore è al collasso) la procedura europea è stata avviata e sarà dunque l’Europa a decidere il futuro di Abbanoa. (ua)

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