La Nuova Sardegna

Michelle Hunziker: «Vi stupirò parlando il sardo»

di Sabrina Zedda
Michelle Hunziker: «Vi stupirò parlando il sardo»

Intervista all’attrice che da giovedì al Comunale di Sassari presenta “Mi scappa da ridere”. Repliche a Nuoro e Cagliari

10 febbraio 2013
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CAGLIARI. Michelle Hunziker senza più segreti. Dall’infanzia al primo bacio, passando per le sue passioni e senza lasciarsi sfuggire neppure un salto nel futuro per vedere come sarà tra trent’anni. Ma sempre col sorriso sulle labbra e una voglia matta di non prendersi mai troppo sul serio. E’ un po’ tutto questo “Mi scappa da ridere”, il primo spettacolo originale portato in scena dalla Hunziker che, con l’organizzazione dell’associazione La via del Collegio, arriva giovedì al Comunale di Sassari, il giorno dopo all’Eliseo di Nuoro e domenica 17 al Comunale di Cagliari. «“Mi scappa da ridere” – dice la Hunzicker – è uno spettacolo davvero divertente, con sei ballerine sul palco e un pianista che mi accompagna per tutto il tempo. C’è anche un pupazzo virtuale che rappresenta me quando ero bambina. Poi c’è il Mago Forest che arriva per disturbarmi. Questo perché sono una persona precisina, e nella vita, ogni volta che avrei voluto vedere certe cose andare proprio come dicevo io, è sempre successo qualcosa che rendeva il tutto comico»

Nella vita privata è solare come appare nello spettacolo?

«Sì, ridere è in assoluto la cosa più importante. “Un giorno senza sorriso è un giorno perso”, diceva Charlie Chaplin. Io la penso assolutamente come lui. Devo dire che è grazie a mio padre se sono così. Nella vita tutti abbiamo dei problemi, ma lui mi ha insegnato che ridendo, sdrammatizzando, si vive molto meglio».

Eppure qualche volta le capiterà di arrabbiarsi…

«Certo, ma non lo sa nessuno perché quando  sono arrabbiata mi chiudo a casa a faccio autoanalisi. Sul lavoro non mi hanno mai vista alterata perché credo ci siano gli strumenti per chiarire serenamente».

 Sono tre anni che portate in giro “Mi scappa da ridere”. Non è stanca?

«Dal punto di vista sia fisico sia psicologico è davvero un impegno incredibile. Ma la fatica è ampiamente ripagata tutte le volte che si apre il sipario e vedi il pubblico ad attenderti. C’è anche un altro lato divertente… In ogni città del tour comincio lo show parlando il dialetto locale».

Se non avesse avuto tutti questi impegni le sarebbe piaciuto fare dell’altro?

«Da questo punto di vista mi ritengo estremamente fortunata perché faccio il lavoro che mi piace».

Qualche tempo fa un sardo è diventato il suo stalker. Questa esperienza ha cambiato la sua visione della nostra Isola?

«Assolutamente no, amo la Sardegna. E d’altronde sono un personaggio pubblico: queste cose, seppur spiacevoli, vanno messe in conto».

A proposito: lei parlerà in sardo, visto che ama sperimentare i dialetti locali. Sa però che da noi ce ne sono diverse varianti?

«Sì e mi sto preparando! Per ciascuna tappa da voi parlerò così bene i diversi dialetti che reterete stupiti».

Ogni spettacolo comincerà alle ore 21. La regia dello spettacolo è di Giampiero Solari che è anche autore del testo insieme alla stessa Michelle Hunziker, Riccardo Cassini, Francesco Freyre e Piero Guerrera.

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