La Nuova Sardegna

sassari

Musi lunghi per le scelte dei nuovi componenti

SASSARI. Una rivoluzione quasi epocale. Visto che dopo il rinnovo del consiglio di amministrazione, il Banco di Sardegna, da sempre definita la “Banca dei sardi”, diventa sempre più emiliana. La...

19 aprile 2013
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Una rivoluzione quasi epocale. Visto che dopo il rinnovo del consiglio di amministrazione, il Banco di Sardegna, da sempre definita la “Banca dei sardi”, diventa sempre più emiliana. La capogruppo Bper (Banca popolare dell’Emilia Romagna) ha così confermato l’intenzione, annunciata al momento della presentazione del piano industriale, di accentrare sempre più la gestione a Modena, lasciando ancora alla Sardegna uno spazio, che comunque si sta riducendo sempre più. Banco che, soprattutto nella penisola, è destinato a scomparire progressivamente, fagocitato dalla «mamma» Bper.

Il nuovo consiglio d’amministrazione del Banco di Sardegna conferma questa linea, che peraltro sembra sia stata avallata dal neo presidente, che infatti entrerà a far parte anche del cda della capogruppo Bper come componente della lista considerata vincente nell’assemblea che si svolgerà nel fine settimana.

Forse per questo, sono molti i musi lunghi dopo la comunicazione dei componenti del nuovo cda del Banco, tra cui,, pare, anche il presidente uscente Franco Farina che si era sempre battuto per affermare la specificità del Banco di Sardegna all’interno del gruppo, nonostante i patti parasociali.

Musi lunghi che sono destinati a trasformarsi in polemiche, visto che molte associazioni sono state tagliate fuori dalle scelte dei rappresentanti sardi che sono rimasti 5 più il presidente. Tutte new entry, ma alcuni di loro di grande spessore come Maria Grazia Piras, di Suni ma sassarese d’adozione, che ha ricoperto numerosi incarichi di prestigio, Luca Saba, anche lui sassarese adottivo, direttore regionale della Coldiretti e componente del direttivo nazionale, Francesca Argiolas, di Serdiana, manager della famosa azienda vitivinicola. E poi Giovanni Mossa imprenditore di San Teodoro e Alessio Paolo Loi di Cagliari, dirigente della Regione in pensione. (plp)

La classifica

Parlamentari “assenteisti”, nella top 15 ci sono i sardi Meloni, Licheri e Cappellacci

di Salvatore Santoni
Le nostre iniziative