La Nuova Sardegna

Pili e Vella al ministro Lupi: «Subito un vertice sulla frana a Codrongianos»

Pili e Vella al ministro Lupi: «Subito un vertice sulla frana a Codrongianos»

CODRONGIANOS. Il ministero deve convocare immediatamente un vertice e stanziare subito 500 milioni per mettere in cantiere sia gli interventi di emergenza e sia quelli strutturali sulla statale 131....

05 maggio 2013
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CODRONGIANOS. Il ministero deve convocare immediatamente un vertice e stanziare subito 500 milioni per mettere in cantiere sia gli interventi di emergenza e sia quelli strutturali sulla statale 131. Lo ha chiesto il deputato del Pdl Mauro Pili incontrando ieri il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi e i più alti responsabili del ministero, presente anche il deputato algherese Paolo Vella. «Da nord a sud – dice Pili – la principale arteria stradale dell’isola è impraticabile». Nella stessa mattinata Pili ha poi fatto un sopralluogo (foto) nella zona in cui una frana ha bloccato la 131 nel Sassarese, all’altezza di Codrongianus.

Quella della Carlo Felice è una lunga storia di disagi e battaglie. Una sera di ventidue anni fa, a Ghilarza. Un gruppo di sindaci si dà appuntamento. Piove. Sono arrivati da Abbasanta, Ghilarza, Norbello, Villanovaforru e Sardara. Angelo Mascia, cortese, pacato e deciso, è il primo cittadino di quest’ultimo Comune poco distante dalla strada statale 131. Per raggiungerlo c’è un incrocio a raso, teatro di tante vite spezzate dalle auto. «Basta con questo cimitero», concordano. Inizia così la battaglia che porterà quelle corsie mortali verso un processo di adeguamento e sicurezza. Mascia diventa il leader del movimento che darà vita al Comitato per la 131. La mobilitazione cresce rapidamente e coinvolge tutti. Il 9 giugno del 1991 la strada è percorsa da una catena di ventimila persone: studenti, sindacalisti, amministratori, il vescovo di Ales Antonino Orrù, politici d’ogni incarico. Sono necessari 600 miliardi. La Sardegna, assessore dei Lavori pubblici era Domenico Pili (padre di Mauro), rivendica l’intervento di Prandini, ministro dei Lavori pubblici che misura le istanze isolane con un metro molto differente: concede 16 miliardi. «Una presa in giro», disse Mascia. Ma la battaglia è stata vinta.

Disagi e guai sono tuttavia ancora numerosi. Nelle scorse settimane il consigliere regionale del Pd Gianvalerio Sanna ha firmato, con altri colleghi del gruppo, un’interrogazione che riaprirà il dibattito nel consiglio regionale sulla condizione della statale. Sanna sollecita «un’iniziativa forte nei confronti dell’Anas per sbloccare quei lavori tra Sanluri e Samassi». (gpm)

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