La Nuova Sardegna

Cappellacci: «Pagheremo tutti i debiti entro giugno»

di Alfredo Franchini
Cappellacci: «Pagheremo tutti i debiti entro giugno»

La Regione rassicura gli imprenditori che chiedono il saldo delle fatture emesse

26 maggio 2013
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CAGLIARI. «Non siamo una Regione canaglia. Abbiamo certificato i nostri debiti con le imprese e pagheremo i 389 milioni che dobbiamo entro il 30 giugno». Lo sostiene il presidente Ugo Cappellacci che ha tenuto ieri una conferenza assieme all’assessore al Bilancio, Alessandra Zedda. Il governatore ha voluto comunicare la posizione della Regione, dopo le polemiche dei giorni passati sulla mancata certificazione del debito e soprattutto la mancata iscrizione alla piattaforma del governo Letta che avrebbe consentito di accedere a risorse fresche.

La Regione ha certificato i debiti (somministrazione, forniture e appalti verso imprese o altri operatori economici) per 16 milioni di euro, una cifra davvero bassa rispetto ai dati sui crediti delle aziende stimato, ad esempio, da Confindustria. A questi debiti si devono aggiungere 216 milioni dovuti per i trasferimenti a Comuni e Province e altri 156 per gli enti strumentali, società partecipate, altri enti pubblici). Per il resto si tratta di debiti nei confronti di Comuni, Province ed enti strumentali. La Regione ha anche comunicato di aver già pagato il debito scaduto per investimenti per un totale di 103 milioni, di cui 91 trasferiti agli enti locali e il debito scaduto per spese correnti pari a 80 milioni. Lo stesso Cappellacci ha spiegato che la Regione ha accelerato la procedura sui pagamenti del debito commerciale e che nel corso del 2013 sono state pagate 1.053 fatture per un totale di 74 milioni.

Il presidente della giunta ha polemizzato direttamente con il presidente della Confartigianato, Luca Murgianu, che nei giorni scorsi aveva posto una serie di dubbi (e di domande) sulla mancata certificazione del debito da parte della Regione: «Il presidente di Confartigianato studi prima di parlare», ha detto Cappellacci.

«Non abbiamo bisogno di liquidità perché abbiamo cassa». E Alessandra Zedda ha aggiunto: «Per questo stesso motivo non ci troverete accreditati nemmeno per la sanità».

L’ultima precisazione è sull’Irap. «Appena la legge finanziara sarà stata pubblicata sul Buras, comunicheremo all’Agenzia delle entrate le nuove aliquote per le imprese che saranno applicata dalla data del primo gennaio». E sul ridimensionamento degli aiuti per le povertà estreme, (legati al minore gettito dell’Irap), Zedda spiega: «E’ vero il problema esiste e lo sapevamo quando è stato approvata la norma in Consiglio. E’ chiaro che su questo occorrerà procedere a una compensazione».

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