La Nuova Sardegna

Carceri: raddoppia il numero degli agenti

di Giampiero Cocco
Carceri: raddoppia il numero degli agenti

A Sassari arrivano 200 detenuti dalla penisola. A Nuchis i mafiosi fanno lo sciopero della fame

15 giugno 2013
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SASSARI. Nel carcere di Bancali saranno ospitati, entro la fine del mese, duecento nuovi detenuti, in arrivo da diverse carceri italiane. Si tratta di carcerati “comuni”, non assoggettati a particolare esigenze di sicurezza come gli As3 e 2 o i 41 bis, per i quali è necessario una ulteriore fase di preparazione per poterli ospitare in sicurezza. Ma con i detenuti stanno arrivando nell’isola anche massicci rinforzi per la polizia penitenziaria, che in poco meno di sei mesi, per l’accorta “politica” portata avanti dal provveditore regionale Gianfranco De Gesu, ha quasi raddoppiato il proprio organico, passando da poco più di novecento tra agenti e sottufficiali all’attuale presenza, nelle diverse carceri dell’isola, di circa 1600 addetti, gran parte dei quali destinati proprio a Bancali (il cui organico oscillerà tra le 500 e le 600 unità) e a Nuchis, il carcere di alta sicurezza già funzionante a pieno regime in Alta Gallura, dove è in atto un prolungato “sciopero della fame” da parte della popolazione carceraria (detenuti con oltre venti anni di condanna , il fior fiore di camorristi, d’affiliati alla ’Ndrangheta o mafiosi di prim’ordine) che rifiutano i tre pasti forniti loro dall’amministrazione penitenziaria, consumando invece il cibo da loro preparato. Gli alimenti in eccedenza vengono consegnati alla Caritas, che li distribuisce nelle mense dei poveri della Gallura. Uno sciopero della fame dettato dall’intenzione, prossima alla realizzazione, di portare il numero dei detenuti di Nuchis dagli attuali 150 a 204. In Sardegna è presente il vicesegretario nazionale dell’Osapp (l’organizzazione sindacale della polizia penitenziaria, una delle sigle che rappresentano gli agenti) Domenico Nicotra, che sta visitando con il segretario regionale Giovanni Battista Usai e quello provinciale Giulio Santoru tutti gli istituti penitenziari sardi, compresa la scuola di formazione professionale di Monastir. «La nuova mappa disegnata dal Dap – ha spiegato Nicotra, che ieri era a Nuoro per la festa del Corpo – rispecchia l’esigenza di gran parte degli agenti delle polizia penitenziaria, che vengono reclutati nell’isola. Rientreranno circa ottocento tra agenti e sottufficiali, con una ricaduta economica, per l’isola, non indifferente. Basti pensare che le forniture per i diversi istituti di pena debbono, per disposizioni del Dap, essere assicurate da aziende locali, le quali partecipano alle gare d’appalto predisposte dal provveditorato regionale».

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