La Nuova Sardegna

E ora gli sceicchi corteggiano Portisco e Porto Rotondo

di Luca Rojch
E ora gli sceicchi corteggiano Portisco e Porto Rotondo

I progetti di Emaar, la più potente immobiliare del mondo Trattative già in fase avanzata e altre ancora da avviare

18 luglio 2013
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OLBIA. La Gallura è sempre più una provincia araba. Inondata dai petrodollari che i nuovi ricchi hanno deciso di investire nel loro shopping selvaggio. Perché i territori si conquistano più con i soldi che con i soldati. Non solo Portisco, il gruppo Emaar, colosso del mattone, ha messo nel mirino anche Porto Rotondo. Il gigante planetario del settore immobiliare con sede a Dubai, Emirati Arabi, controlla oltre 60 società attraverso cui si occupa di tutto. Ora la Emaar punta ad acquisire il porto turistico e l’hotel Sporting, 5 stelle, di proprietà del gruppo Molinas. Un assalto tutto da progettare. Non sono state presentate ancora offerte ufficiali, ma alcuni mediatori hanno iniziato a sondare la disponibilità dei proprietari dei pezzi pregiati di Porto Rotondo. Primi contatti che potrebbero intensificarsi nelle prossime settimane. Ma la Emaar lancia la sua offensiva nello stesso momento su più tavoli.

Su Portisco la trattativa è avviata da tempo. Già in primavera c’erano stati i primi sopralluoghi da parte degli arabi, una prima presa di contatto con il territorio. Adesso la Emaar, attraverso una sua controllata, ha presentato una manifestazione di interesse per acquistare la Marina di Portisco, di proprietà di Italia Navigando, società controllata al 100 per cento da Invitalia, azienda di Stato. In questa catena di controllo al vertice c’è Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa.

Nello stesso momento sono in fase avanzatissima le trattative anche della Emaar con la Sardaleasing, che ha la proprietà di una fetta degli immobili che fanno parte del Consorzio, e in questo caso l’affare sembra vicinissimo a concludersi. Italia Navigando non ha ancora dato risposte definitive alle proposte avanzate dalla società vicinissima all’emiro del Dubai. Mohammed bin Ali al-Abbar, il presidente della Emaar, è uno dei più stretti collaboratori dell’emiro del Dubai Mohammed bin Rashid Al-Maktoum. La Emaar è la Apple dei mattoni. Una delle società immobiliari più grandi del pianeta. Con interessi sparsi in moltissime nazioni. In patria ha costruito il Burj Khalifa, il grattacielo più alto del mondo, ed è quotata alla borsa di Dubai.

In Gallura punta in modo deciso a fare suoi i gioielli che si trovano intorno alla Costa Smeralda. Pezzo dopo pezzo vuole costruire una costellazione di pezzi pregiati e sogna di spostare la pietra con la scritta Costa Smeralda qualche chilometro più avanti. O in alternativa creare un proprio polo turistico dell’accoglienza per turisti a 5 stelle.

Il più grande investimento è su Golfo Aranci, ma intorno a Portisco c’è un grande fermento. Esistono già i progetti per creare un hotel a sette stelle, alcune ville superlusso e per ingrandire il porto turistico. Il Consorzio ha inviato una nota riservata ai suoi inquilini in cui informa che il consiglio di amministrazione ha ricevuto alcuni progetti presentati da due società in cui è prevista la costruzione di un albergo superlusso con 70 camere e con un centro benessere, alcune ville, e in cui è previsto anche l’ampliamento del porto turistico. Resta da capire se esistano spiragli per creare nuove volumetrie in un’area in cui costruire è più o meno impossibile.

Ma ci sono indicazioni anche sulla zona in cui la nuova struttura dovrebbe sorgere. Portisco è costruito un due blocchi, il primo è compatto a strapiombo sopra la marina. Il secondo è poggiato sopra il crinale, come un trenino di cemento. In mezzo c’è un’area verde su cui si vorrebbe costruire il super hotel con centro benessere e altri servizi lusso. La Costa Smeralda inizia a poche centinaia di metri. I terreni dietro la spiaggia accanto a Portisco sono dei vicini di sabbia degli Emirati Arabi, il Qatar. Per Razza di Juncu c’è già un progetto da parte dei nuovi padroni della Costa Smeralda per costruire un albergo di lusso in mezzo a un angolo di Gallura rimasto selvaggio e per trasformare tre stazzi in ville esclusive per nababbi. Sempre che il Piano casa lo consenta.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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