La Nuova Sardegna

Stazzi-villa in Costa Smeralda, primo sì al Qatar

di Luca Rojch
Stazzi-villa in Costa Smeralda, primo sì al Qatar

Olbia: consentiti gli ampliamenti con progetti ridimensionati. Ad Arzachena attesa la decisione sul restyling di 24 edifici

24 agosto 2013
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OLBIA. Più stazzi che ville. Più Gallura che Costa Smeralda. Niente piscine o spacconate da archistar lontane dalla storia edilizia del nord dell'isola. Il via libera lascia l'amaro in bocca all'emiro, e sgasa un po' il mattone champagne del Qatar. Il primo sì al piano da un miliardo di euro del regno che galleggia sul petrolio arriva dalla conferenza di servizi che doveva decidere sull'ampliamento di tre stazzi alle spalle di Razza di Juncu. La quota olbiese del mega piano dell'emiro per cambiare il volto alla Costa Smeralda. Ma per i munifici nuovi padroni della fabbrica del turismo è una vittoria a metà. Il placet fa in qualche modo giurisprudenza e spiana la strada alla parte più pregiata e impattante dell'intervento, i 24 stazzi che si trovano nel Comune di Arzachena, vero cuore della Costa Smeralda. Ma il via libera è arrivato solo dopo un ridimensionamento dei progetti.

L'intervento sarà di tipo conservativo. Si applica il Piano casa, l'emiro si assicura i metri cubi in più, ma gli stazzi saranno più galluresi che smeraldini. Niente piscine ed eccessi architettonici. La Soprintendenza impone una lettura più filologica della costruzione. Sembra per ora scongiurato il pericolo di travestire le ville da stazzi contemporanei. Sembra. Perché le carte nei dettagli sono ancora riservate.

Il via libera è arrivato senza troppo entusiasmo da parte del Comune. Il sindaco Gianni Giovannelli e l'assessore all'Urbanistica Carlo Careddu volevano avere maggiori rassicurazioni sul tipo di intervento, e sulla filosofia globale del piano di investimento del Qatar. Il Comune vuole ancora capire quali saranno le ricadute economiche per il territorio. E vuole avere la certezza che vengano garantiti l'integrità dell'ambiente e l'identità dei luoghi. Ma nella conferenza a decidere è stata la Soprintendenza, che ha dato il suo via libera, e la Regione, attraverso i suoi uffici. Una beffa per la parte politica, rimasta a fare quasi da spettatore.

Si attendono ancora i dettagli del progetto del Qatar. L'intervento mirabolante per ora si è concretizzato solo in un modesto Piano casa. Un procedimento in cui la politica non può entrare da protagonista, al massimo sbirciare da dietro la porta. L'iter è del tutto tecnico. Il Qatar ha promesso di investire un miliardo di euro. Per ora ha dato vita solo all'ampliamento dei quattro hotel a 5 stelle nel cuore della Costa Smeralda. Ma c'è anche un progetto per costruire 4 nuovi alberghi superlusso. Tre, di cui uno marchiato Harrods, saranno nel comune di Arzachena, la Costa Smeralda è tutta là. Un altro verrà tirato su alle spalle di Razza di Juncu. Ad Arzachena l'emiro vuole trasformare anche 24 stazzi in ville per nababbi. Il Comune ha già fatto capire che sarà difficile. Tutte ipotesi, per ora. Di concreto c'è solo l'ok per l'intervento a Olbia.

Il via libera alla ristrutturazione dei tre stazzi è arrivato dopo una serie infinita di rinvii, una trattativa durata quasi un anno. Al tavolo i tecnici del Comune, la Soprintendenza, la Regione e la proprietà. Più volte l'ok è stato rimandato per l'assenza della risposta del Savi, il Servizio di sostenibilità ambientale della Regione, che valuta se i progetti devono essere sottoposti a valutazione ambientale strategica, Vas, e valutazione di impatto ambientale, Via. Questi progetti, pensati durante la gestione americana di Tom Barrack e fatti propri dal Qatar con un'operazione di copia e incolla, sono l'unico segno di vita dell'esotico masterplan. Al di là dei proclami per ora l'emirato si è limitato a fare la fila allo Sportello unico per le Attività produttive del Comune di Olbia e a presentare tre richieste di piano casa per tre stazzi da trasformare. Due nella fascia dei mille metri, che dovevano avere una crescita volumetrica del 30%. Miracoli del piano casa. Uno nella fascia dei 300 metri dal mare si limitava a una crescita del 20%. Ma la pratica è diventata pesantissima. Ora l'ok non solo consente all'emiro di mettere al lavoro i suoi muratori, ma in un certo senso traccia la strada per la parte più massiccia dell'intervento. Forse neanche a Doha festeggiano troppo. I signori del lusso, del successo dell'eccesso, potrebbero trovare poco intriganti gli stazzi galluresi scremati di volte a crociera, archi gotici, colonne romane, prati all'inglese e piscine smeraldine.

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