La Nuova Sardegna

Ottana, la Lorica è fallita ma nessuno si arrende

di Federico Sedda
Ottana, la Lorica è fallita ma nessuno si arrende

Gruppo di operai presenta un progetto alla Regione per gestire lo stabilimento I sindacati e i 30 ex dipendenti non vogliono la vendita-spezzatino degli impianti

14 novembre 2013
2 MINUTI DI LETTURA





OTTANA. C’è un’altra croce su una fabbrica dell’area industriale. A piazzarla, con una sentenza del 4 novembre scorso depositata ieri in cancelleria, è stato il tribunale fallimentare di Nuoro. Stavolta, la croce, non segna il de profundis di un’azienda del famigerato Contratto d’area, ma di una fabbrica storica di Ottana, un tempo gioiello d’imprenditorialità nella produzione di pelli hi tech: la Lorica sud dell’ormai ex industriale olbiese, Francesco Sotgia, fino a qualche giorno fa liquidatore volontario della sua azienda.

Ora le sorti della fabbrica sono affidate dai giudici al curatore fallimentare Giovanna Maria Carroni, che cercherà di vendere lo stabilimento per ripianare i debiti e liquidare le competenze dei trenta operai attualmente in cassa integrazione. I quali, peraltro, non hanno perso del tutto la speranza di riprendere la produzione e ritrovare il lavoro.

«Se arriverà un imprenditore serio in grado di rilevare la fabbrica per intero – dicono – ci sarà un futuro anche per noi, altrimenti, se i macchinari verranno venduti a spezzatino, sarà da considerare tutto finito». Per cercare una via di uscita, un gruppo di lavoratori si è proposto di rilevare l’azienda in una sorta di autogestione, presentando un progetto di rilancio alla Regione a nome della costituenda società Lorica storica.

Oggi, proprio per discutere di questo progetto, nella sede della Confindustria nuorese era stato inizialmente previsto un incontro fra i sindacati e il liquidatore, Francesco Sotgia. Ma l’incontro ora salterà perché l’ex imprenditore è stato messo fuori gioco dalla sentenza del tribunale che ha assegnato alla Lorica un nuovo percorso. Quello definitivo: probabilmente, anche quello che metterà la parola fine a un’attività lavorativa durata vent’anni.

Nata nel 1993 nel quadro delle iniziative sostitutive decollate con l’avvio delle dismissioni di Enichem, la Lorica, grazie ai finanziamenti della multinazionale tedesco-giapponese Egana, divenne in poco tempo leader mondiale della pelle sintetica hi-tech con un volume d’affari stimabili oggi intorno ai 15 milioni di euro. Tra i clienti vantava Ferrari, Peugeaut, Mercedes e importanti aziende internazionali delle calzature e dell’abbigliamento. Nel 2008 l’azienda, dopo la scomparsa dell’imprenditore tedesco che teneva in mano le sorti di Egana, venne venduta a Sotgia. E fu l’inizio della fine. In pochi anni la fabbrica venne sommersa dai debiti. Fino alla resa finale. Sancita qualche giorno fa dalla sentenza del tribunale.

In Primo Piano
Tribunale

Sassari, morti di covid a Casa Serena: due rinvii a giudizio

di Nadia Cossu
Le nostre iniziative