La Nuova Sardegna

Sughero: Ganau rinnova gli impianti e taglia 46 posti

di Angelo Mavuli
Sughero: Ganau rinnova gli impianti e taglia 46 posti

L’organico dell’azienda scenderà a 243 lavoratori «Scelta dolorosa, ma servono tecnologie e prodotti perfetti»

17 gennaio 2014
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TEMPIO. Il sugherificio Ganau mette in mobilità, nell’azienda madre di Tempio, 46 dipendenti. L’organico scende così dagli attuali 289 lavoratori a 243. La notizia, che circolava in città già da diversi giorni, è stata confermata ieri mattina dallo stesso Antonello Ganau, leader della più importante azienda sugheriera italiana che ha filiali anche in America, Francia e Portogallo.

«Da molto tempo – dice Antonello Ganau, circondato dagli altri componenti della famiglia – stavamo pensando a questo tipo di provvedimento, attuato non per difficoltà di mercato, calo di vendite o altro, ma semplicemente per una ristrutturazione e una modernizzazione tecnologica cui abbiamo sottoposto l’azienda in questi ultimissimi anni».

Una modernizzazione, spiega ancora Antonello Ganau, resa indispensabile dall’andamento del mercato soprattutto estero (50 per cento del fatturato), che richiede prodotti sempre più perfetti ed esenti da qualunque tipo di problema. «Per rispondere a queste esigenze, abbiamo dovuto installare nuovi impianti e tecnologie di produzione di ultimissima generazione. Per noi non è stato facile decidere di licenziare. Per il bene e per lo sviluppo futuro di una azienda dinamica come la nostra, purtroppo abbiamo dovuto prendere questa decisione. La procedura di licenziamento collettivo è stata comunicata agli organi competenti il 30 dicembre scorso. Lo abbiamo fatto incontrando i sindacati, con i quali ci vedremo anche domani (oggi per chi legge - ndr), per la terza volta».

Nello specifico la messa in mobilità, che colloca fuori dall’azienda il lavoratore (da non confondere quindi con la cassa integrazione che invece tiene ancora il dipendente legato all’azienda), sarà così articolata: reparto fustellatura rondelle 14, reparto rettifiche rondelle 3, reparto trattamento sanificazione tappi e rondelle 2, reparto incollaggio 4, reparto agglomerati 2, reparto selezione manuale rondelle 6, reparto selezione tappi tecnici e naturali 12. Per un totale di 43 dipendenti. Gli altri 3 licenziati (che portano a 46 il numero degli operai messi in mobilità), arrivano dal settore dove si realizzano i pannelli agglomerati (ex Subersarda).

«Questi ultimi tre licenziamenti, a differenza degli altri – dice Antonello Ganau – sono frutto della crisi. Con il blocco dell’edilizia infatti, si è praticamente ridotta anche la vendita dei pannelli agglomerati che si vendono come prodotti isolanti».

Antonello Ganau, che sottolinea la difficoltà che ha accompagnato la «dolorosa decisione», come lui la chiama, si sofferma ad analizzare l’andamento del mercato alla luce anche di quanto avviene nelle altre filiali dell’azienda. Ganau parla anche dei risultati di una ricerca su nuove tipologie di “tappi tecnologici garantiti”, che l’azienda ha introdotto sul mercato da oltre due anni, con risultati di vendita sempre più importanti e che hanno indotto anche a dover effettuare la «scelta dolorosa» di accelerare la modernizzazione degli impianti con conseguente riduzione della forza lavoro.

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