La Nuova Sardegna

MOVIMENTO ZONA FRANCA

Sanna: la divisione ci ha frenato

Sanna: la divisione ci ha frenato

«Indipendentisti incapaci di far quagliare la voglia di cambiamento»

18 febbraio 2014
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ORISTANO. «Sono soddisfatto – ironizza Gigi Sanna quando già si profila il risultato non certo lusinghiero del suo Movimento Zona Franca –: perché senza dubbio arriva il momento di dire ai leader dei vari gruppi indipendentisti e alle “belle penne” multicolori (il riferimento è alla Murgia, ndc): ecco, ora leccatevi le ferite». Il candidato a governatore del movimento che propugna l’area extradoganale integrale in tutta l’isola ricorda con molto rammarico che «c'era una sola maniera per distruggere chi ha distrutto la Sardegna e cioè unirsi e mettere insieme un buon numero di voti che sia capace di contrastare i loro numeri. Invece ogni volta si assiste allo stesso “rituale” immutabile rispetto a quando io portavo i pantaloni corti: allora era la Dc a trionfare, ora sono i vari Cappellacci e Pigliaru».

Sul futuro: «Io sarò sempre il sardo indipendentista e cocciuto – dice Sanna –, a me non costa niente sedermi sotto l’albero e aspettare il cadavere che passerà nel fiume: cosa volete che combini Pigliaru? Niente. Le cose cambieranno solo il giorno in cui si accorgeranno che i sardi sono determinati. Purtroppo siamo schiavizzati da tantissimo tempo, tutti si lamentano a destra e a sinistra, ma non cambia nulla». Poi precisa: «La colpa non è degli elettori sardi, ma di chi non li ha saputi indirizzare. I movimenti indipendentisti non hanno saputo far quagliare la loro voglia di cambiamento. In 5000 hanno votato il nostro movimento, ripartiamo da questo». (apal)

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