La Nuova Sardegna

Regione Sardegna, ogni anno 18 milioni per i 317 ex consiglieri

di Umberto Aime
Regione Sardegna, ogni anno 18 milioni per i 317 ex consiglieri

Ecco il costo dei vitalizi: ognuno in media è di 5mila euro al mese. Ganau: da oggi saranno pubblicati online i nomi di chi riceve la pensione

08 maggio 2014
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CAGLIARI. Oggi on-line, l’elenco. Così tutti, nel cliccare sul sito ufficiale del Consiglio regionale, alla voce «trasparenza», conosceranno i 317 ex consiglieri che incassano il vitalizio più ambito e odiato allo stesso tempo, quello pagato ai politici. Sono stati giorni di mistero, dubbi e perplessità, sempre in Consiglio regionale, prima di dare il via libera alla pubblicazione e questo è stato l’errore commesso in buona fede dal nuovo presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau. L’aver rinviato di giorno in giorno la consegna dell’elenco ha alimentato il giallo e scatenato un putiferio intorno soprattutto alle baby pensioni degli ex onorevoli. È stato un errore, l’attesa, che guarda caso ha affondato più di altri proprio chi fino a poco prima del 16 febbraio era seduta sulla stessa poltrona di Ganau, Claudia Lombardo. È stata l’ex presidentessa a finire nel tritacarne delle polemiche per quel suo vitalizio da 5mila euro al mese che ad appena 41 anni d’età ha cominciato ad esserle accreditato a marzo. I due presidenti su questo fronte sono caduti insieme o forse si sono suicidati assieme.

La difesa di Ganau. Chi è oggi in carica ha detto: non c’è stato dolo nel negare fino a ora l’elenco e «il presidente non poteva decidere in solitudine sostituendosi agli organismi competenti». Dunque? «Solo poche ore fa – ha spiegato Ganau in una conferenza stampa pomeridiana – è arrivato il chiarimento sul primo parere che avevano chiesto al Garante per la privacy – sulla pubblicazione degli ex consiglieri che percepiscono i vitalizi e le indennità di fine mandato». Cos’ha scritto nella risposta l’attuale Garante, che tra l’altro è il nuorese Antonello Soro, ex consigliere regionale e anche lui di sicuro compreso nell’ormai famoso elenco? Ha scritto, Soro, che la decisione sulla pubblicazione spettava e spetta solo al Consiglio regionale, non c’erano altre regole da rispettare.

«A quel punto – ha continuato Ganau nella sua ricostruzione – ho convocato l’Ufficio di presidenza alle 15.30 e dopo neanche mezz’ora di riunione, all’unanimità, abbiamo classificato come pubblici e pubblicabili i nomi degli ex 317 consiglieri o dei loro eredi che percepiscono il vitalizio». Ganau ha poi spiegato che in conferenza stampa non si è presentato con l’elenco in mano (sarebbe stato questo il vero colpo di scena) solo «perché mettere assieme l’anagrafica e gli importi incassati da ciascuno è complicato. Erano divisi fra diversi uffici e li abbiamo dovuti aggregare. Ma siamo a buon punto, il Servizio prerogative dei consiglieri e la segreteria generale del Consiglio, mi hanno fatto già sapere che ogni mese per tutti i vitalizi spendiamo 1.497.000 euro e la media di ogni assegno è intorno ai 5mila euro». In un anno si sfiorano i 18 milioni (17.964.00 per essere precisi).

Oggi con l’elenco caricato on-line dovrebbe cadere anche l’ultimo tabù. Appunto quello dei nomi, anche se poco meno di settanta hanno cominciato a impazzare sulla Rete sin da ieri. Mentre altri cacciatori si sono dilettati, con successo, a confrontare fra loro le dieci ultime legislature per tirare fuori, uno dopo l’altro, i pensionati del Palazzo di via Roma. Stamane ci sarà il confronto con le carte ufficiali.

Voglia di trasparenza. Ganau ha detto che è massima e lo sarà sempre, ma ha dovuto ammettere: «L’attuale sito del Consiglio non è di facile consultazione e soprattutto la sezione Trasparenza andrà rivista per permettere ai cittadini di accedere con facilità a tutti i nostri atti». Le pecche finora erano molte, già ieri è stata messa la prima pezza con un riassunto esaustivo e chiaro sulla complicata storia dei vitalizi. Inserito oggi l’elenco dei 317, ha continuato Ganau, «la revisione del sito sarà completata e gli aggiornamenti della sezione trasparenza saranno continui».

Sensazioni. Ganau non si è fatto trascinare nella bagarre delle polemiche sulla baby-pensionata Claudia Lombardo e altri casi simili. Ha scelto la diplomazia e giocato di sponda: «È stata la stessa diretta interessata ad aver detto che un caso come il suo provoca giustamente sconcerto e io condivido questa valutazione». Neanche quando è cominciato il fuoco incrociato delle domande sullo scandalo numero due, quello dei famigerati diritti acquisiti, Ganau si è lasciato prendere la mano: «Le norme sono chiare, in ogni passaggio, e spiegano bene quando si può avere l’assegno. Certo, in giro molti dicono che dovremmo intervenire anche sulla retroattività e abolire tutti i vitalizi. Il dibattito è aperto, vedremo». Presidente, un’ultima domanda: al posto di chi l’ha preceduto come si sarebbe comportato? Sorriso di Ganau e uscita dalla porta di sicurezza: «Non sarà un mio problema, io come gli altri 60 consiglieri di questa legislatura non avrò comunque il vitalizio». È l’ultimo scherzetto giocato dal vecchio Consiglio al nuovo: tutti gli altri sì, voi, gli ultimi, no.

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