A Sassari le imprese più tartassate
Secondo la Cna sulle piccole e medie aziende turritane quest’anno graverà un aumento di oltre sei punti rispetto al 2011
SASSARI. Sono quelle di Sassari le piccole e medie imprese più tartassate dai tributi in Sardegna, su cui quest’anno graverà una pressione fiscale del 66,5%, di oltre sei punti più alta rispetto al 2011. Seguono gli imprenditori di Olbia, Cagliari, Nuoro e Oristano, mentre quelli di Iglesias beneficiano di agevolazioni statali che riducono il carico tributario al 57,8%.
I dati sulla variazione della pressione fiscale dal 2011 al 2014 sulle pmi e sugli artigiani sono stati elaborati dal Centro studi nazionale della Cna in 112 città italiane. Gli imprenditori e gli artigiani sassaresi lavorano fino al 1 settembre per pagare il fisco, quelli di Iglesias fino al 31 luglio. L’indagine ha preso in considerazione l’impresa tipo italiana - spiegano Pierpaolo Piras e Francesco Porcu, presidente e segretario regionale della Cna - un’azienda manifatturiera individuale, con cinque dipendenti, un laboratorio, un negozio e un reddito di 50mila euro l’anno. Emerge che per artigiani e pmi nel 2014 si arriverà in Italia a una pressione fiscale del 63,1% contro il 59,1% del 2011. Sassari è al 22esimo posto in Italia, seguita dalla provincia di Olbia-Tempio, 38esima (con un carico fiscale del 64,4%), Cagliari, 39esima (con il 64,3%), Nuoro 57esima (62,5%), Oristano, centesima (58,7%) e Iglesias 106esima (57,8%). Il carico tributario è aumentato maggiormente a Cagliari: +5,7% rispetto al 2011.
Agli imprenditori sassaresi su 50mila euro restano in cassa solo 16.745 euro, dopo aver pagato le tasse. Le decurtazioni più contenute si registrano a Oristano (2,6%, cioè 559 euro su 20.630 euro di reddito d’impresa), e Iglesias (299 euro, su 21.106 euro). «Questi dati evidenziano l’urgenza di una riforma complessiva del sistema fiscale nel nostro paese, la cui pressione è giunta oramai a livelli insostenibili tra tassazione nazionale e prelievi locali - oltre a essere in termini di prelievo tra i più alti del mondo è aggravata dalla complessità delle procedure», osservano i vertici di Cna Sardegna.
«Un combinato disposto che determina minore produttività e competitività delle imprese, produce l’allungamento della stagnazione economica e uccide ogni possibilità di ripresa».
Con l'Osservatorio, la Cna presenta anche otto proposte per ridurre progressivamente la tassazione sul reddito delle imprese mediante interventi sull'Irpef, sull'Irap, sui valori catastali, sull'Imu e sulla Tari e una semplificazione degli adempimenti burocratici