La Nuova Sardegna

Fondazione, utili per 31 milioni

Fondazione, utili per 31 milioni

Soddisfazione al Banco di Sardegna. Antonello Cabras resta presidente

25 maggio 2014
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CAGLIARI. La Fondazione Banco di Sardegna ha confermato alla presidenza per il prossimo quadriennio, Antonello Cabras. Era una nomina scontata perché Cabras era in carica da meno di un anno: dal luglio del 2013 quando era subentrato ad Antonello Arru, passato alla presidenza dell’azienda bancaria di Viale Umberto.

La decisione è stata presa ieri dal Comitato di indirizzo della Fondazione che ha anche approvato il bilancio di esercizio del 2013. Hanno, invece, concluso il mandato Franco Mannoni, vicepresidente, Giuseppe Carta, Regina Masala, Micaela Morelli, Gianuario Pilo e Francesco Soddu.

Il bilancio è lusinghiero. La gestione ordinaria, infatti, ha fatto registrare proventi pari a 31,4 milioni di euro, 6,7 milioni in più rispetto al documento programmatico e 2,1 milioni in più rispetto al 2012.

La Fondazione, grazie alle operazioni effettuate e all'attento controllo del rischio - si legge in una nota diffusa ieri - ha superato ampiamente gli obiettivi di redditività e di attività istituzionali prefissati. Il patrimonio è cresciuto e sono variate in aumento le quote destinate alle erogazioni a beneficio delle numerose iniziative nell'isola nei settori dell'arte, della ricerca, della salute e del volontariato.

Le Fondazioni bancarie sono state create agli inizi degli anni Novanta a seguito della riforma voluta da Giuliano Amato; (il primo presidente in Sardegna è stato Lorenzo Idda che nello stesso periodo era anche presidente del Banco). Una riforma, quella di Amato, che aveva sottratto le banche italiane, (molte delle quali erano sotto il controllo diretto o indiretto del governo), all’ombrello protettivo della Banca d’Italia e al sistema creditizio che aveva governato l’Italia per oltre mezzo secolo. Lo stesso Amato, però, si mostrò subito critico affermando di «aver creato un mostro giuridico».

La Fondazione Banco di Sardegna che detiene il 49 per cento dell’azienda bancaria persegue finalità di interesse pubblico e di utilità sociale. In particolare, promuove lo sviluppo socio-economico anche assumendo partecipazioni in imprese bancarie e finanziarie operanti sul territorio. In particolare la Fondazione assicura il sostegno alle organizzazioni del volontariato.

Il ruolo di proprietaria della banca è stata oggetto di recenti polemiche sulle scelte che hanno portato, ad esempio, alla fusione di Sardaleasing con una società del settore di proprietà della Banca Popolare dell’Emilia Romagna. (a.f.)

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