La Nuova Sardegna

Vivian Maier, la prima sarà al Man

Il museo si aggiudica la retrospettiva della rivelazione della fotografia

25 maggio 2014
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Quando l’aspirante fotografo John Maloof si aggiudicò nel 2007 a un’asta per 380 dollari una scatola di negativi, non immaginava di avere tra le mani un tesoro, il lavoro sconosciuto di quella che per molti è stata la più grande rappresentante della street photography.

La vita di Vivian Maier (1926 - 2009) si è svolta lontano dalle gallerie d’arte specializzate in fotografia e dalle redazione delle riviste, molti dei suoi rullini non furono nemmeno mai sviluppati, probabilmente per mancanza di soldi. Vivian, faceva la bambinaia per le famiglie dell’alta società americana, visse a Parigi e a New York, fotografando compulsivamente con la sua Rolleiflex, se stessa allo specchio, i bambini che accudiva e la gente per strada.

Questo occhio silenzioso ha regalato alla storia il ritratto di un mondo realistico e vero, raccontato in maniera partecipata senza mai cercare l’aneddotto e la facile commozione.

Maloof si mise subito alla ricerca dell’autrice di quelle straordinarie foto, ricostruì la sua vita ma non fece in tempo a conoscerla, Vivian si spense sola a Chicago senza poter vedere il suo lavoro, non osannato, ma almeno stampato su carta.

Oggi il Man di Nuoro rende noto con comprensibile orgoglio di essere il primo museo italiano che ospiterà la retrospettiva della grande fotografa. Orgoglio legittimo visto che la figura di Vivian Maier ha affascinato il mondo e il suo lavoro ha cambiato sostanzialmente la storia – e la lettura critica – della fotografia. L'avvio dei lavori per il nuovo importante progetto espositivo è già partito, sarà curato da Anne Morin, curatrice dell’esposizione anche nel resto d’Europa, e coinvolgerà il Man per almeno un anno in modo da poter realizzare l’esposizione nell’estate del 2015. La prima mostra in Europa, “Vivian Maier a photographic revelation”, centoventi foto in bianco e nero e a colori tratte dai negativi si svolge a in questi giorni a Tours, nella regione francese della Loira, e sta riscuotendo un enorme successo, in Italia è stata recensita la settimana scorsa su Repubblica da Alessandro Baricco. Al Man sarà anche proiettato il film a lei dedicato, da poco in circolazione nelle sale italiane, distribuito da Feltrinelli Real Cinema.“Finding Vivian Maier”, è stato presentato al Toronto International Film Festival 2013 e in concorso alla Festival del Cinema di Berlino, al Rio de Janeiro Film Festival e al Miami Film Festival 2014, dove ha vinto il Gran Premio della Giuria. Nel film Maloof svela il mistero di Vivian Maier, regalandoci un ritratto esaustivo e intrigante della fotografa dai mille segreti, attraverso foto d'archivio, filmati e interviste inedite.

Il bel colpo di Lorenzo Giusti direttore del Man dal 2012 suggella l’interesse del museo nuorese per la fotografia. La rassegna dedicata ai grandi della Magnum si è chiusa il 18 con una giornata di ingressi gratuiti per la mostra su Robert Capa, esposizione del lavoro di un gigante del fotoreportage che ha fatto registrare un grande successo di pubblico; quasi 14mila i biglietti staccati dal museo nuorese. Nel corso dei due mesi di permanenza la mostra è stata accompagnata da numerosi eventi collaterali – concorsi, laboratori per bambini e adulti, proiezioni, visite guidate e approfondimenti – volti ad attualizzare il tema del fotoreportage e ad interrogarsi sul potere comunicativo delle immagini e sulla loro circolazione nella società contemporanea.

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