La Nuova Sardegna

Secondo turno, si punta a creare nuove alleanze

di Pinuccio Saba
Secondo turno, si punta a creare nuove alleanze

I candidati all’unisono: «I cittadini hanno premiato il nostro progetto politico» Ma già da oggi saranno al lavoro per rafforzare le rispettive coalizioni

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ALGHERO. Saranno due settimane di durissima campagna elettorale, quelle che attendono i due candidati alla carica di sindaco che vanno al ballottaggio: da una parte Mario Bruno, a capo di una lista civica e di una coalizione che si ispira al centro sinistra; dall’altra Maria Grazia Salaris, espressione dell’Ncd e a capo della coalizione di centro destra. Un risultato non certo inatteso. Neppure dai due candidati, anche se con valutazione finale leggermente differente. «Diciamo che è andata meglio del previsto – spiega Maria Grazia Salaris – perché siamo partiti con forte ritardo e con una coalizione fortemente rinnovata. Per la prima volta, vorrei sottolineare , il centro destra ha presentato una donna come candidato alla carica di sindaco. E se non è rinnovamento questo...». «Il risultato? È come mi aspettavo – sostiene Mario Bruno –. Gli algheresi hanno compreso il nostro progetto politico e ci hanno premiato. Un risultato del quale il Pd non può non tener conto: ad Alghero il risultato è stato diverso dalle europee ed è per questo che si fanno le primarie».

Una campagna elettorale difficile e faticosa perché concentrata in poche settimane. «Mi sembra doveroso rigraziare la città di Alghero e la coalizione di liste civiche per il lavoro svolto – aggiunge Mario Bruno –. La città ha capito il nostro progetto molto concreto che abbiamo presentato nel corso di diversi incontri con cento assiociazioni, con le imprese, nelle borgate, con la gente viva». «Abbiamo incontrato gli algheresi – sottolinea Maria Grazia Salaris – e abbiamo avvertito la voglia di cambiare assolutamente dopo i danni provocati dalla sinistra che per tre anni ha governato la città».

Il ballottaggio, però, spariglia la carte in tavola. E già daa domani bisogna pensare all’appuntamento dell’8 giugno. «Da domani continueremo a incontrare i cittadini di Alghero – prosegure la candidata del centro destra – per spiegare cosa vogliamo fare, per raccontare che la nostra è una coalizione che condivide un progetto e non un cartello elettorale. Alghero rimpiange i dieci anni di buon governo del centro destra e noi presenteremo le cose da fare, come risolvere i problemi delal circolazione, le rotatorie, sbloccare le 600 pratiche dei servizi sociali, ripuliremo la città dalle macerie, dalle erbacce e dalla spazzatura lasciate dal centro sinistra. Alleanze? Faremo una valutazione dopo un’analisi più approfondita del voto. L’accordo sarà possibile solo con chi condivide il nostro progetto e la nostra proposta politica». «Con un centro sinistra unito si sarebbe vinto al primo turno e proprio per questo, quando ci sono più candidati, si fa una selezione con le primarie affidate ai cittadini, ai simpatizzanti, agli iscritti – sostiene Mario Bruno –. Ma adesso si deve voltare pagina e già da domani deve riprendere il dialogo per ricompattare il centro sinistra e ritrovare le ragioni di una proposta politica che ci accomuna. Ci rivogliamo ai cittadini, in prima battuta ma crediamo anche nei dirigenti delle forze politiche intendiamo coinvolgere nel governo della città. A partire dal Partito democratico. Sono stato capogruppo del Pd in consiglio regionale e vice opresidente dell’assemblea semore su indicazione del Pd. Non riesco a vedermi un’altra cosa rispetto al Pd e la città di Alghero merita un percorso di unità».

«Avremmo potuto fare di più – commenta infine Maria Grazia Salaris –. Si può sempre fare meglio e di più ed è proprio per questo che con i cittadini approfondiremo la discussione sui problemi della città per cercare le giuste soluzioni». «Proseguiranno gli incontri con gli algheresi – è la conclusione di Mario Bruno – e ci rivolgeremo a tutte quelle forze politiche che hanno a cuore la soluzione dei problemi della città. Anche Sel e, perché no, anche il Movimento 5 Stelle. C’è una città che si attende risposte immediate, risposte anche fuori dagli schemi della politica tradizionale, e io intendo arrivare a una politica partecipata. Ci siamo messi al servizio della città per risolvere i problemi di Alghero. E lo faremo ancora fra 15 giorni».

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