La Nuova Sardegna

Un “coltivatore di idee” cresciuto tra Pci e duomo

di Vannalisa Manca
Un “coltivatore di idee” cresciuto tra Pci e duomo

Figlio di un servo pastore emigrato in Germania, si è laureato in Agraria a Sassari Il suo percorso da capo dei chierichetti, segretario di sezione e poi assessore

27 maggio 2014
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SASSARI. Tenacia. È sicuramente la tenacia la migliore virtù di Nicola Sanna. Con tenacia ha costruito passo passo il suo essere politico. Non a caso il suo motto, in questa campagna elettorale è stato: “Coltivare idee, raccogliere fatti”. Come chi conosce la terra, sa quale seme potrebbe germogliare meglio e con attenzione e pazienza zappa e getta acqua per far crescere la pianta. E poi raccoglie i frutti.

Non è un caso, naturalmente. Figlio di un servo pastore, Nicola Sanna, 50 anni, è dottore agronomo (è stato il presidente regionale dell’Ordine). Il padre era emigrato in Germania per lavorare nelle miniere; qui Nicola Sanna è nato, ma poi, quando era ancora un ragazzetto, la famiglia è ritornata a Sassari. «Mio padre - ha sempre ricordato Nicola - voleva offrirmi la possibilità di scegliere e decidere del mio futuro». Lui ha studiato con molto profitto all’Istituto tecnico Agrario di Sassari, si è laureato nella facoltà di Agraria - anche in questo caso, con voti di eccellenza - e nel frattempo non tralasciava di frequentare gli ambienti comunisti della città del segretario del Pci Enrico Berlinguer.

È stato un giovane segretario di sezione del Partito comunista del Centro storico, e in questo rione è cresciuto anche all’ombra del campanile della Cattedrale. In Duomo, infatti, ha indossato la tunica nera dei chierichetti e ha servito messa fino a diventare capo dei chierici. Una formazione laica ma di spirito cristiano, evidentemente. Di certo, ha mostrato grande rispetto, domenica scorsa, per la Beata Vergine delle Grazie, quando in piazza Duomo ha atteso l’uscita del simulacro della Madonnina e insieme con la moglie Maria Antonietta Mulas, si è mischiato alle migliaia di fedeli che in processione hanno accompagnato la patrona speciale di Sassari, per sciogliere il Voto nella piazza del santuario.

La storia di Nicola Sanna politico - dicevamo - è datata indietro negli anni. Ha collaborato con alcuni assessori regionali e in particolare è stato nella direzione generale dell’assessorato all’Ambiente guidato da Cicito Morittu (giunta Soru), fino a candidarsi con il Pd alle Comunali del 2010 ricevendo dal sindaco Gianfranco Ganau la delega alle Finanze. Assessorato che gli ha dato parecchie soddisfazioni, non ultima quella di ritirare - sempre con Ganau - l'Oscar di Bilancio della Pubblica Amministrazione 2011 nella categoria Comuni capoluogo di Provincia.

Un risultato che ha fatto salire le quotazioni della giunta Ganau e dello stesso Sanna che ha continuato a macinare consensi e a trovare buoni supporter per una sua candidatura a sindaco. Non appena si è presentata l’occasione ha avanzato la sua proposta per le primarie, ma si è sentito in campagna elettorale già all’indomani delle elezioni regionali di febbraio. Soriano della prima ora, ha poi fatto altre scelte quando ha percepito che le idee del neo europarlamentare non coincidevano con le sue. «Ma alle Europee, ho votato Soru», precisa Sanna.

Ha rincorso - con la tenacia di cui si diceva - il suo progetto, si è battuto per le primarie di coalizione del centrosinistra, le ha vinte per un soffio ma ha giocato le carte dell’alleanza con alcuni compagni di giunta che le primarie le hanno perse: il renziano Gianni Carbini, Monica Spanedda (ex Progetto Sardegna) e Alessio Marras (ex Ora Sì, diventato capolista della lista nata a sostegno di Sanna).

Insomma, una corazzata che ha rappresentato varie anime del Pd e che ha dato manforte al Nicola Sanna che aveva sostenuto Cuperlo (avversario di Renzi alle primarie per la segreteria del Partito democratico) e che in questa campagna elettorale ha trovato il pieno appoggio di esponenti di spicco nel partito, come la deputata Giovanna Sanna o il consigliere regionale Luigi Lotto. Con lui hanno subito simpatizzato i civatiani, Sel e altre dodici formazioni (compresi gli ex grillini di “Libertà di movimento”) con i quali è nata la coalizione che ha portato Sanna al grande risultato elettorale.

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